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Cronaca Novafeltria

Il Cau non convince il Comitato: "Prosegue il progetto di fare del Sacra Famiglia un ospedale di comunità"

Il comitato Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria: "Un destino che potrebbe essere fermato dalla opposizione di tutti i sindaci dell’Alta Valle"

Il comitato Giù le mani dall’ospedale di Novafeltria torna a intervenire sul tema della sanità. E lo fa dopo un incontro pubblico dove l’obiettivo era quello di avere certezze sul Pronto soccorso del nosocomio. “Niente di tutto questo – incalza il Comitato -. Evidentemente l’assessore sta ancora elaborando con i suoi tecnici la bozza del progetto da far arrivare sul tavolo del dottor Carradori che nell’assemblea pubblica si è limitato ha confermare quello che ha detto e scritto più volte, che il Cau si aggiungerà e non sostituirà il Punto di Primo Intervento”.

Il comitato si addentra però nella questione. “Quello che non ha detto è: che hanno già deciso di passare lo “stabilimento di Novafeltria” (come chiamano loro, il nostro Ospedale) all’interno del dipartimento cure primarie alle dipendenze dirette del direttore di distretto; che il decreto Balduzzi prevede la trasformazione dei Punti di Primo intervento in postazioni medicalizzate del 118 entro un arco temporale predefinito implementando l’attività territoriale al fine di trasferire al sistema dell’assistenza primaria le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero secondo protocolli di appropriatezza condivisi tra 118, Dea Hub o spoke di riferimento e Distretto, mantenendo rigorosamente separata la funzione di urgenza da quella dell’assistenza primaria”.

“Niente di nuovo sotto il sole – aggiunge il comitato - quando il popolo si agita, è bene allentare la corda per poi ritirarla in un secondo tempo. Questa è la strategia che ci riserva l’Azienda Sanitaria della Romagna da anni. E’ iniziata con De Dorides fino a Carradori, passando per l’istrionico dottor Tonini. Il progetto originario di fare del Sacra Famiglia un ospedale di comunità (gestito da un medico di medicina generale per 5/6 ore al giorno e qualche infermiere) non è mai stato riposto nel cassetto”.

“Un destino che potrebbe essere fermato dalla opposizione di tutti i sindaci dell’Alta Valle con la contestuale richiesta alla Regione di completare al più presto il progetto, perché arrivi in tempi certi, sul tavolo del dottor Carradori per essere poi condiviso e realizzato. Un progetto che non dovrebbe essere tanto difficile da licenziare visto che basterebbe fare un copia incolla di quello realizzato per l’Ospedale di Pavullo sul Frignano, inaugurato nel dicembre dell’anno scorso”, conclude la nota del comitato.

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