Controlli fiscali, i commercianti: "Bene così, ma chiediamo buon senso"

CNA Commercio e Turismo, in merito ai controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine nei Pubblici Esercizi e nelle attività commerciali nei giorni scorsi, condivide il rigore degli accertamenti che hanno evidenziato casi limite di operatori "che fanno concorrenza sleale a discapito degli onesti, utilizzando l’evasione fiscale e l’evasione contributiva".
 
"Ci preme ricordare che la maggioranza dei Pubblici Esercizi e dei Commercianti della nostra zona opera nel rispetto delle normative. Queste, però, sia per il loro grande numero sia per la varietà dei soggetti che le emanano, non rendono certo la vita facile a chi vuole tenersi in regola. Pertanto, nel caso di contestazione di infrazioni, chiediamo equilibrio e buon senso per distinguere tra chi non rispetta le leggi e regolamenti in modo macroscopico e abituale, e chi è incappato, il più delle volte senza alcun dolo, in qualche piccola infrazione o omissione" si legge in una nota di CNA.
 
"Facendo invece di tutt’un’erba un fascio - continuano i commercianti - si potrebbero costruire rappresentazioni del tessuto commerciale riminese distorte, nelle quali tutti indistintamente vengono additati come dediti all’evasione abituale. Invece, una decisa azione legislativa di semplificazione burocratica, mirata più alla sostanza della lotta all’evasione che all’ossequio formale a intrecci di normative in certi casi inestricabili, faciliterebbe grandemente sia l’attività degli operatori, sia quella riscossiva e ispettiva da parte degli Organi preposti, che non sarebbero più costretti a verificare e sanzionare anche le situazioni all’atto pratico più irrilevanti, portando anche ad una significativa riduzione della mole del contenzioso. Ricordiamo infine che i Commercianti, come tutti gli altri Imprenditori, rischiano quotidianamente in proprio, producono ricchezza, posti di lavoro e riversano sul territorio cultura di Impresa e coesione sociale".