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Cronaca

L'ondata di Covid arretra: in una settimana nuovi positivi in calo del 25% ma il virus si annida nelle scuole

Nel riminese il più alto numero di classi in quarantena di tutta la Romagna, lieve flessione dei ricoveri ma il numero dei decessi non accenna a diminuire

L'Ausl Romagna ha diffuso il bollettino con i dati dell'ultima settimana sull'andamento del Coronavirus nel suo territorio dal quale emerge che per la prima volta si registra per la prima  settimana una diminuzione dei nuovi casi sia in termini assoluti che percentuali. Nel periodo dal 24 al 30 gennaio, che prende in considerazione i casi di residenti diagnosticati sul territorio romagnolo, si sono registrate 29.233 positività (41.4 %) su un totale di 70.563 tamponi (molecolari e antigenici). La flessione, rispetto alla settimana precedente, è del 21,37% a fronte anche di una diminuzione del numero dei test effettuati. In calo anche il tasso d'incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni per 100mila abitanti in tutti i distretti Ausl della Romagna. Si registra un tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da Covid in lieve calo rispetto alla precedente rilevazione ed in totale sono ricoverati 489 pazienti, di cui 29 in terapia intensiva. La variante Omicron è arrivata ad essere il 95% delle infezioni registrate. Considerando l’andamento dei nuovi casi, dei ricoveri totali , dei ricoveri in terapia intensiva e decessi da inizio pandemia si vede come a differenza delle ondate precedenti l’aumento considerevole dei nuovi casi delle ultime settimane non ha corrispondenza di ricoveri e decessi in egual modo, grazie alla diffusione della vaccinazione.

La situazione nella provincia di Rimini vede la curva epidemica che registra una ulteriore flessione rispetto alla settimana scorsa e, in Romagna, non risulta più essere la maglia nera per numero di contagi superata da quella di Ravenna. Nel periodo analizzato dall'Ausl si sono avuti nuovi 8311 casi positivi (erano 11120 la scorsa settimana) con una diminuzione del 25,26%. Il tasso d'incidenza per 100mila abitanti è equamente ripartito in entrambi i distretti: quello di Rimini conta 2432 positivi e quello sud 2470.

La situazione dei ricoveri, rispetto alla precedente rilevazione, ha avuto una leggera flessione dell'3,4%: sono infatti 489 i pazienti che si trovano ricoverati nei reparti Covid (506 la scorsa settimana) ai quali si aggiungono altri 54 in terapia sub-intensiva (come la scorsa settimana) mentre per quanto riguarda la Terapia intensiva il numero è in aumento con 29 pazienti (34 la scorsa settimana). Nell'ultima settimana sono cresciuti sensibilmente i decessi per Covid: 70 quelli registrati in Romagna di cui 24 nella provincia di Rimini che portano il totale dall'inizio dell'epidemia a 1222.

Al momento nella provincia di Rimini risultano 74 sanitari dipendenti Ausl e 5 convenzionati, pari all'1,5% del personale sospesi per non aver voluto effettuare la vaccinazione, dato in calo rispetto all'ultima rilevazione. Sul fronte della scuola, in provincia di Rimini da due settimane c'è stata una vera e propria escalation di positività che hanno portato alla quarantena gli alunni di 594 classi segnando il record per la Romagna: 15 nella fascia 0-3 anni, 77 nella scuola d'infanzia e 231 in quella primaria, 77 medie e 194 alle superiori. Allo stesso tempo risultano 7 focolai attivi: 2 in ambito ospedaliero e 5 in strutture socio-sanitarie.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, tenendo conto dell'introduzione della vaccinazione anche per la fascia 5-11 anni, i dati del riminese indicano che ad aver completato il ciclo per la copertura è al 76% della popolazione, il dato più basso di tutta la Romagna con le altre province che hanno abbondantemente superato l'80%. Nel dettaglio, il 96% degli over 80, dell'90% per la fascia 70-79, del 85% per la fascia 60-69, del 81% per la fascia 50-59, del 75% per la fascia 40-49, del 73% per la fascia 30-39, del 79% per la fascia 20-29, del 71% per la fascia 12-19 e del 5% per la fascia 5-11 anni.

“I dati della settimana presa a riferimento - commenta Mattia Altini, direttore sanitario di Ausl Romagna – indicano per la prima volta, una diminuzione dei nuovi casi, dopo la costante impennata registrata nelle ultime quattro settimane. Sono in leggera diminuzione  anche i ricoveri totali, sia nei reparti ordinari e che nelle terapie intensive.  Tutto ciò ci conforta e ci auguriamo davvero che sia una tendenza che troverà conferma nelle prossime settimane. Se oggi, dopo settimane intense e impegnative, possiamo tirare un respiro di sollievo lo dobbiamo innanzitutto alla importante copertura vaccinale presente sul nostro territorio, che ha permesso di ridurre l’impatto sui ricoveri ospedalieri. Se i casi che abbiamo registrato in queste settimane li avessimo avuti nella prima ondata, quando non c’erano ancora i vaccini, avremmo pagato un tributo pesante per tassi di mortalità  ed ospedalizzazioni. Questo dobbiamo averlo ben presente e mi rivolgo in particolare alle persone che ancora mancano all’appello nella copertura vaccinale. Non è mai troppo tardi. Se vogliamo cercare di metterci alle spalle la pandemia, ancora in corso, l’unico antidoto è il vaccino. Il traguardo da raggiungere resta quello di aumentare la copertura vaccinale in particolare nei bambini e nei ragazzi che sono la fascia di età con l’incidenza più alta. Molti di loro si stanno vaccinando ma occorre velocizzare. Vogliamo poterci buttare alle spalle questi interminabili e drammatici anni di convivenza con il virus”.
 

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