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Cronaca

Cresce il numero di visitatori nei Musei: +20% per il Museo della città, il Fellini Museum raddoppia

Più che raddoppiato anche il numero di studenti che ha scoperto l’arte contemporanea esposta al Part, dal 1° luglio chiuso per i lavori di completamento

I ragazzi sono stati i protagonisti gli spazi museali della città nei primi sei mesi dell’anno. I più giovani e gli studenti hanno fatto da traino all’aumento dei visitatori registrato nel primo semestre del 2023 ai musei di Rimini, che chiudono la prima metà dell’anno con numeri in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022. Partendo dal Museo della Città e Domus del Chirurgo, il semestre si è chiuso con un incremento di visitatori attorno al 20%, legato in particolare al boom delle visite didattiche e delle scolaresche: quasi 14 mila i giovani accolti nelle sale del Museo di via Tonini, circa 5 mila in più rispetto alla prima metà del 2022. Più che raddoppiato il numero di studenti che ha scoperto l’arte contemporanea esposta al Part, dal 1° luglio chiuso per i lavori di completamento di riqualificazione del Palazzo del Podestà: dai 200 del 2022 ai 481 del primo semestre 2023.

Guardando invece alla provenienza dei visitatori dei Musei comunali, tra gli stranieri il Paese più rappresentato dopo la vicina San Marino è la Germania (371), seguita da una nutrita compagine proveniente dalla Francia (247).

"I dati del semestre confermano i segnali che avevamo colto a inizio dell’anno, con l’importante ripresa delle attività didattiche, che confermano come Museo e Domus, con le loro diverse articolazioni e con il vasto e prezioso patrimonio che custodiscono, siano forti attrattori per le scuole - dice il direttore dei Musei Giovanni Sassu –. Tra i dati, colpisce la presenza percentuale di visitatori francesi, un pubblico particolarmente attento e curioso rispetto alle proposte culturali di livello. Elementi che danno vigore alla strada che abbiamo intrapreso nella direzione di una riorganizzazione dei percorsi espositivi del primo piano del Museo della città, rivisti in chiave di valorizzazione e rinnovamento delle modalità di fruizione, con l'obiettivo rendere più completa e appagante l’esperienza di visita”.

Numeri positivi anche per il Fellini Museum che con quasi 18 mila biglietti staccati segna un incremento rispetto al primo semestre 2022. Quasi triplicato il numero di studenti: da poco meno di 1.000 a ben 3.500 i ragazzi che hanno scoperto le sale di FM nell’ambito di specifici progetti didattici o in visite scolastiche autonome. Soffermandosi invece sulla provenienza dei visitatori, quasi il 58% arriva da fuori provincia e in particolare dall’Emilia Romagna, dalla Lombardia e dal Veneto. Si attesta in media al 20% la presenza di visitatori stranieri, percentuale che raddoppia sfiorando quindi il 40% se si prende in considerazione solo il mese di giugno, primo mese ‘estivo’.   

“Da mesi abbiamo avviato un percorso per stringere collaborazioni con varie realtà e con istituti scolastici per far conoscere al pubblico di più giovani il Fellini Museum e soprattutto per avvicinare le nuove generazioni all’opera e all’eredita di uno dei Maestri del cinema mondiale -  commenta il responsabile del Fellini Museum Marco Leonetti – Un lavoro non semplice e inedito, che però comincia a restituire frutti importanti, certificati dai numeri. Così come è incoraggiante l’importante percentuale di visitatori stranieri che scoprono le sale di FM: il 40% di stranieri registrati a giugno sono il segnale di quanto Federico Fellini sia una figura dall’appeal indiscusso a livello internazionale nonché di come la sua arte possa essere una chiave per promuovere Rimini nel mondo”.        

“Alla riqualificazione ‘fisica’ dei contenitori culturali, da tempo abbiamo affiancato un percorso di valorizzazione della proposta artistica e culturale nell’ottica di compiere un salto di qualità e affermarci come città d’arte – commenta il sindaco Jamil Sadegholvaad – scintilla da cui è nata la volontà di candidarci a capitale italiana della cultura.  Un percorso che è possibile grazie alle competenze, alla dedizione, alla professionalità di un team di governance e di collaboratori a cui va il mio grazie”. 

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