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Cronaca

Criminal Minds: chiesto il rinvio a giudizio per imprenditore, poliziotto e finanziere

Atto conclusivo dell'inchiesta che ha portato 14 capi di imputazione per i personaggi coinvolti. Una vicenda complessa che la magistratura ha diviso in diversi filoni

Corruzione, calunnia, divulgazione di segreto d'ufficio, violenza e estorsione, ricettazione, ma anche detenzione di droga. Sono 14 i capi di imputazione inseriti dal pubblico ministero, Luca Bertuzzi, nella richiesta di rinvio a giudizio per l'inchiesta Criminal Minds, a carico, tra gli altri, dell'imprenditore sammarinese Marco Bianchini, e di alcuni suoi stretti collaboratori, il finanziere Enrico Nanna, un agente di polizia riminese, l'investigatore privato Salvatore Vargiu e il faccendiere romano Riccardo Ricciardi. Bianchini ex presidente della Bi-Holding, il gruppo che controlla anche la Karnak, colosso nelle forniture di materiale per ufficio, era stato arrestato il 16 gennaio del 2012, a San Marino, a cui era seguita l'estradizione in Italia. Una vicenda complessa che la magistratura ha diviso in diversi filoni. Il rinvio a giudizio appena chiesto dalla Procura di Rimini fa riferimento alle azioni compiute da Bianchini, due manager della Karnak e del direttore della Fingestus, la finanziaria sammarinese riconducibile alla famiglia Bianchini, indagati per aver "comprato" informazioni per favorire sia gli affari della Karnak a discapito della maggiore concorrente sul mercato italiano, sia per "vigilare" sulle indagini tributarie a carico della società.

Agli atti la magistratura ha inserito episodi in cui Bianchini spalleggiato da Ricciardi ottiene dimissioni, in maniera non ortodossa, con l'uso della violenza, e la firma di clausole vessatorie per penali salate, da alcuni dipendenti ritenuti infedeli. Negli affari di Bianchini e della Karnak, già finita sotto osservazione dalla guardia di finanza per estero vestizione, si inseriscono i "servigi" del finanziere Nanna e dell'investigatore privato Vargiu, titolare della Cio di San Marino, che ottengono e vendono care a Bianchini informazioni riservate e coperte da segreto d'ufficio. Gli affari dell'imprenditore con la finanziaria Fingestus, poi, si sarebbero spinti fino a garantire riparo a capitali illeciti, tanto che per Bianchin è scattata anche l'accusa di ricettazione di un milione e 164 mila euro provenienti dal fallimento dell'azienda di un imprenditore anconetano. Tra le società per cui il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio ci sono la B-holding e Cio di Salvatore Vargiu. Quest'ultimo poi insieme al finanziare, ad un poliziotto riminese, ad altri due investigatori privati e ad una sammarinese, dovrà rispondere di calunnia. Il sostituto procuratore ha infatti inserito in quest'ultimo filone e rinvio a giudizio anche l'episodio della denuncia per spaccio e possesso di droga, artatamente creata a tavolino, dagli investigatori indagati, per far arrestare il marito di una sammarinese che si era rivolta a Vargiu per liberarsi dell'ex compagno. Mentre Vargiu con l'aiuto di un poliziotto posizionarono la droga nell'auto del malcapitato, il finanziere ne aveva proceduto all'arresto illegale.

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