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Cronaca

La fotografia dell'estate in Riviera: arrivano più turisti, ma si fermano meno giorni

Il mese di agosto del turismo della Riviera di Rimini chiude con un + 3,9% di arrivi e –0,3% di presenze, confermando il trend dei primi otto mesi del 2013 che vede uno scostamento tra notti trascorse totali (- 2,9%) e arrivi totali (- 1,3%)

Il mese di agosto del turismo della Riviera di Rimini chiude con un + 3,9% di arrivi e –0,3% di presenze, confermando il trend dei primi otto mesi del 2013 che vede uno scostamento tra notti trascorse totali (- 2,9%) e arrivi totali (- 1,3%). Questo indicano i dati provvisori dell’Ufficio Statistica della Provincia di Rimini. Più nello specifico, agosto registra una crescita sia degli arrivi italiani (+ 2,8%) che esteri (+ 9%) mentre sul fronte delle presenze all’aumento della quota straniera (+ 4,6%) si contrappone una contenuta diminuzione di quella nazionale (- 1,4%).

Nei primi otto mesi dell’anno in corso emerge la maggiore difficoltà a ‘fare vacanza’ da parte del mercato interno: gli arrivi italiani calano del 2,8%, le presenze del 4,1%. Migliori notizie per la quota estera: + 4,2% di arrivi e + 0,9% di notti trascorse in Riviera di Rimini. Un dato quest’ultimo dovuto soprattutto all’aumento del turismo russo (+ 19,4% arrivi e + 12,8% presenze) e tedesco (+ 5,4% arrivi e + 4,9% presenze). In contrazione invece quello svedese (- 3,2% sia di arrivi che presenze) che olandese (- 11,4% in presenze).

Ricapitolando i mesi della stagione balneare canonica- giugno, luglio e agosto- si registra in estrema sintesi un totale di arrivi pari a 1.905.776 e di presenze pari a 11.212.559. Nel 2012 i dati analoghi ammontavano a 1.893.058 arrivi e 11.452.707 presenze.

“Arrivano più turisti ma si fermano meno giorni- dichiara l’assessore al Turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli-. E’ questo il leit motiv del 2013, prova provata dell’incidenza della crisi economica e dunque della minore capacità di spesa, soprattutto del mercato nazionale. I dati provvisori di luglio e agosto confermano la sensazione che gli operatori avevano avuto al momento e cioè di un flusso turistico buono, segno di una costante attrattività della Riviera di Rimini, ma con un calo evidente negli incassi e nei fatturati".

"Credo che alla fine dell’anno chiuderemo su questo trend in chiaroscuro, dal quale estrapolare qualche cosa positiva, a partire dal consolidamento della crescita del segmento estero - conclude Galli -. Ma è chiaro che il 2013, così come l’anno precedente, sono anni che per il turismo italiano, e anche riminese, vogliono dire stare aggrappati con i denti alla competitività. Se non interverrà un rapido cambio di politica industriale nel Paese, le prossime stagioni saranno ancora più complicate”.

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