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Cronaca

Esce in mare con il moscone e scompare nel nulla, ritrovato dopo ore di ricerche il corpo del pescatore

Nella mattinata di martedì (25 aprile) è stato ritrovato al largo dell’Adriatico, all'altezza del bagno 85, il corpo senza vita del pescatore Mario Mazzotti

La speranza era davvero appesa a un filo. Dopo che le sue ciabatte erano state trovate abbandonate sulla sabbia. E il moscone con cui si era diretto al largo rovesciato distante dalla riva. Nella mattinata di martedì (25 aprile) è stato ritrovato al largo dell’Adriatico il corpo senza vita del pescatore Mario Mazzotti, riminese di 83 anni, residente alla Colonnella, che da domenica scorsa non aveva più fatto ritorno a casa dopo essere uscito in mare per recuperare delle nasse da pesca all’altezza del bagno 81.

Dopo un lunedì risultato infruttuoso per i ricercatori, che avevano setacciato in lungo e in largo la zona dei bagni dal 70 al 90, il corpo è stato avvistato e ritrovato nella zona al largo del bagno 85 grazie all'elicottero dell'Aeronautica militare. Sul posto hanno lavorato ininterrottamente per ore con motovedette, gommoni, elicotteri e sommozzatori il personale della Capitaneria di Porto, il reparto aeronavale della Guardia di finanza e i vigili del fuoco.

Secondo quanto ricostruito, Mazzotti era solito uscire in mare per dedicarsi alla pesca e, verso le 19 di domenica, il bagnino dell'81 lo aveva visto spingere il moscone in acqua per andare a recuperare le nasse che aveva l'abitudine di calare a circa 200 metri dalla costa. Nella serata di domenica, non vedendolo rientrare a casa, i famigliari avevano dato l'allarme facendo così partire la macchina delle ricerche.

La salma è stata poi trasportata al Porto di Rimini, dalla motovedetta della Capitaneria.

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