Evasione, spaccio e furti: i controlli della Polizia durante la "Notte Rosa"

Nel week end della “notte rosa”, la cui prima parte è trascorsa senza registrare particolari criticità, la Polizia di Stato ha organizzato mirati servizi di prevenzione e controllo del territorio non solo nelle zone interessate all’evento, ma su tutta l’area metropolitana. E proprio l’intensificazione di tali servizi ha dato i suoi frutti: le volanti e le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine hanno infatti, nel pomeriggio di venerdì, fermato due persone rispettivamente in via Covignano ed in Piazzale Gondar; il primo, un 20enne di origine ucraina, al controllo è risultato avere a carico un ordine di carcerazione emesso da Tribunale di Napoli per il reato di evasione, per cui al termine degli atti di rito è stato portato in carcere e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre l’altro – un 35enne di origine tunisina – è stato trovato in possesso di 7 grammi di eroina suddivisa in dosi già pronte per essere spacciate, per cui è stato immediatamente tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio.

E’ infine di sabato mattina, alle ore sette circa, l’intervento degli uomini delle volanti presso un esercizio commerciale ubicato in questo viale Trieste dal quale, benché fosse chiuso, venivano uditi dei forti rumori provenire dall’interno; giunti sul posto gli agenti hanno accertato che tre individui erano penetrati nel locale sfondando a calci la porta sul retro e ne erano usciti poco dopo con una bottiglia di liquore in mano. Grazie alla descrizione dei tre fornita dai testimoni e la direzione presa, i poliziotti hanno immediatamente individuato e bloccato lungo viale Vespucci il terzetto, che aveva ancora la bottiglia sottratta poco prima. Al termine degli accertamenti, considerato che due dei tre annoveravano a loro carico precedenti specifici, sono stati tratti tutti in arresto per il reato di furto pluriaggravato in concorso e tradotti presso le camere di sicurezza della Questura, dalla quale sono usciti nella mattina per essere accompagnati in Tribunale dove sono stati giudicati con rito direttissimo.