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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

All'ex Moi nascerà un quartiere di edilizia sociale: 80 alloggi, asilo, parco e fermata del Metromare

L'intervento Pinqua dell’ex Moi – per un valore di 15, 2 milioni di euro e già presentato per la richiesta di finanziamento statale – fa parte di un ridisegno complessivo del quadrante nord della città

Nel pacchetto di “Casa Rimini” da oltre 30 milioni di euro, risorse significative saranno destinate all’edilizia sociale. Uno dei punti cardine del nuovo patto di comunità per fronteggiare l’emergenza casa. Gli alloggi sociali svolgono una funzione di interesse generale, nella salvaguardia della coesione sociale, nel ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato.

Nascerà un nuovo quartiere

L'intervento Pinqua dell’ex Moi – per un valore di 15, 2 milioni di euro e già presentato per la richiesta di finanziamento statale – fa parte di un ridisegno complessivo del quadrante nord della città, attraverso la realizzazione di un'area per le famiglie innovativa dal punto di vista architettonico, del verde e dei servizi, che non si limiti a rispondere in maniera emergenziale alla domanda crescente di alloggi, ma che promuova il benessere sociale mediante un’attenzione nella progettazione degli spazi di comunità. La proposta prevede la realizzazione di 80 alloggi di proprietà comunale. Inoltre un asilo nido a due sezioni; due spazi per attività pubbliche e collettive (Forum urbano); piazza; parco; parcheggi e percorso ciclopedonale di collegamento tra i nuovi edifici e gli spazi esistenti. L’area, inoltre, è ben accessibile e servita grazie alla sua prossimità con il Metromare, nella nuova tratta Rimini stazione/Rimini Fiera.

Zona ex questura

Previste 36 nuove abitazioni di edilizia residenziale pubblica dotati di caratteristiche di alta sostenibilità, efficienza energetica, massima accessibilità e sicurezza, che possano favorire l’innalzamento della qualità dell’abitare non solo migliorando l’accessibilità e la funzionalità degli spazi ma creando, anche in questo caso, nuove occasioni di incontro e relazione. Interesserà l’area tra le vie Giovanni Pascoli, Ugo Bassi, via IX Febbraio 1849 e Flaminia, nella zona dell’ex Dama - questura. Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con un contributo di 5,5 milioni di euro a fronte di un investimento complessivo di 6,6 milioni già finanziato, il progetto è frutto di un concorso di idee bandito con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Provincia di Rimini per la definizione di un intervento che oltre alla realizzazione dei complessi abitativi, riguardasse anche lo sviluppo delle opere e dei servizi connessi. 

Housing di Comunità

Con questa terminologia si intende un nuovo filone di interventi che puntano ad una radicale rivisitazione del concetto di domiciliarità promuovendo il concetto di “abitanza”, concetto che, a propria volta rimanda a quel “senso di appartenenza ad uno spazio più grande, che fa da contorno alla nostra abitazione e la riempie di significato”. L “housing di comunità” è un complesso residenziale costruito per valorizzare le relazioni significative tra le persone e le famiglie che vi risiedono; all’interno del quale alcune “famiglie solidali” (senza alcuna contropartita economica) si assumono la responsabilità di supportare persone o famiglie fragili - prevalentemente inviate dal Comune - per le esigenze di inclusione sociale e comunitaria. Esse forniscono sostegno sotto il profilo organizzativo, educativo, psicologico/relazionale, agli abitanti che ne hanno esigenza, nel limite del ragionevole. Dal punto di vista architettonico è opportuno che la distribuzione degli spazi all’interno dell’edificio consenta la presenza di spazi comuni di dimensioni nettamente superiori alla proporzione canonica. In ogni caso debbono essere previsti anche spazi e servizi aperti e fruibili anche dalla comunità che già abita quella porzione di territorio. Gli immobili, di proprietà pubblica o privata, saranno resi disponibili mediante convenzione diretta con il Comune. Investimento di 4,8 milioni di euro.

“Per quanto riguarda la costruzione di nuovi alloggi, la filosofia è chiara – sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad - non consumo di nuovo territorio ma riconversione di edifici e di aree marginali o inutilizzate. Il recente ordine del giorno approvato in consiglio sul recupero delle strutture alberghiere in disuso a fini sociali e la presentazione a finanziamento di progetti come quello riguardante l'area di via Roma e quella dell'ex Mercato ortofrutticolo vanno proprio in questa direzione".

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