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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Poche case in affitto e a prezzi stellari, un patto da 30 milioni di euro per fronteggiare l'emergenza

Nasce "Casa Rimini", un patto di comunità da 30,6 milioni di euro. Tra le misure: incentivi ai proprietari che decidono di affittare a lungo termine, nuovi alloggi di edilizia sociale e riconversione delle strutture ricettive

L’emergenza casa è un tema di estrema attualità. A Rimini così come in altre città italiane. E’ un tema che ha risvolti in chiave di politiche sociali, ma che tocca anche famiglie che sarebbero in grado di garantire il pagamento di un affitto: ma gli appartamenti e le case disponibili sono in numero non sufficiente. In Riviera a incidere è anche la scelta di molti proprietari di dedicare le seconde case per affitti a breve termine, in chiave turistica. Molte associazioni e organizzazioni hanno lamentato il problema: dal personale sanitario ai poliziotti. Ora la Città di Rimini è pronta a promuovere, su scala pluriennale, il pacchetto “Casa Rimini”, che prevede azioni per oltre 30 milioni di euro. Un pacchetto articolato che prevede agevolazioni per i proprietari di immobili, ma anche nuove progettualità in chiave di alloggi sociali, senza contare l’attenzione per la riconversione delle strutture ricettive oggi chiuse.

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Si parte da una serie di azioni pubbliche e private, tutte con l'obiettivo di incrementare progressivamente il numero degli alloggi da mettere a disposizione delle categorie più fragili fino a una misura potenzialmente superiore di un terzo circa rispetto all'attuale disponibilità del patrimonio edilizio popolare. A regime si passerebbe dunque dalla disponibilità di quasi 2 mila alloggi a 2.700.

Patto per la casa

Il programma “Patto per la Casa Emilia-Romagna” costituisce l’avvio di un’azione innovativa da parte della Regione Emilia Romagna a cui ha aderito anche il Comune di Rimini per il sostegno della locazione finalizzata ad ampliare l’offerta degli alloggi in locazione a canoni calmierati.

Il target di riferimento è costituito dalla cosiddetta 'fascia intermedia', composta da quei nuclei familiari che non sono nelle condizioni di accedere a soluzione sul libero mercato (causa la rigidità e restrizione dell’offerta di abitazioni, di cui si è detto), ma che allo stesso tempo non possono accedere all’edilizia residenziale pubblica, non possedendone i necessari requisiti socio-economici. Il programma ha un duplice obiettivo: favorire l’immissione di nuovi alloggi sul mercato della locazione a canone calmierato, anche attraverso il riuso del patrimonio edilizio esistente non utilizzato; incentivare la formazione di soggetti in grado di gestire la locazione di tali alloggi, sia sotto il profilo immobiliare che sotto quello sociale.

L’obiettivo di ampliamento del patrimonio è prioritariamente ricercato attraverso l’individuazione di patrimonio abitativo esistente, pubblico o privato, attualmente non utilizzato e potenzialmente disponibile per la messa a disposizione per politiche di affitto calmierato.

Il Comune si avvarrà di un’apposita Agenzia per la locazione - costituita presso Acer - per la gestione immobiliare e la gestione amministrativa delle locazioni. I soggetti gestori/proprietari riceveranno complessivamente, per ogni alloggio effettivamente locato, agevolazioni tributarie (riduzione Imu) oltre a contributi per interventi manutentivi, garanzie e spese legali e di gestione del contratto (fino ad un massimo di 12.000 euro per tutta la durata del contratto).

Precisamente i proprietari potranno ottenere i seguenti benefici:
- fino a 6.000,00 euro di contributi a copertura dei piccoli interventi manutentivi ordinari e straordinari propedeutici alla stipula del contratto di locazione, per attività tecnico amministrative in fase di attivazione del contratto (Ape, registrazione del contratto, dichiarazione di conformità degli impianti), per la copertura per eventuali opere di ripristino per danni arrecati all’immobile;
- fino a 6,000,00 euro come fondo di garanzia per mensilità non corrisposte, spese condominiali, copertura di spese legali necessarie in caso di contenzioso;
- agevolazioni fiscali (cedolare secca, aliquota IMU ridotta);
- consulenza ed informazioni da parte dell’Agenzia per la locazione durante tutta la durata del contratto.

Strutture ricettive

Interventi di conversione di strutture ricettive in residenze temporanee per gli studenti, per i lavoratori stagionali, per i dipendenti del comparto sanitario pubblico e delle forze dell'ordine in base all’attuazione delle dell’articolo 27 bis del Rue (Regolamento urbano edilizio) che disciplina gli usi temporanei per il recupero degli immobili in disuso nel territorio del Comune di Rimini. Nel dettaglio, ad essere potenzialmente interessate dal provvedimento sono quelle strutture alberghiere presenti sul territorio la cui licenza non sia più attiva al 25 marzo 2021. Costo stimato di 4 milioni di euro.

Sadegholvaad: "Uno sforzo straordinario"

“Quello che stiamo ponendo sul piatto come Comune di Rimini - spiega il sindaco,Jamil Sadegholvaad - è uno sforzo straordinario, dal valore complessivo di 30,6 milioni di euro, che mette al centro della legislatura il macro-tema delle Politiche Abitative. Si tratta di un pacchetto articolato che va dalle agevolazioni contenute nel Patto per la Casa alla nuova realizzazione di alloggi, passando per la definizione di condomini solidali e la riconversione a edilizia popolare di aree marginali o inutilizzate. Il problema della casa è tra quelli principali che affliggono tutte le città italiane, nessuna esclusa, piccola o grande non fa differenza. In assenza di politiche abitative nazionali, le città con il sostegno delle Regioni devono provvedere da sé. Così fa Rimini, presentando una soluzione con diverse diramazioni ma dall'unico obiettivo: incrementare l'offerta di alloggi nell'arco di questo mandato amministrativo di almeno un terzo rispetto al livello attuale”.

Gianfreda: "Daremo un nuovo impulso al mercato immobiliare"

“Casa Rimini si compone di una serie di misure finalizzate a dare un nuovo impulso al mercato immobiliare, incrociando la domanda della fascia media e, allo stesso tempo, rispondendo alle esigenze dei nuclei familiari che versano in condizioni di particolare fragilità. Quello della tensione abitativa è un problema serio, strutturale e comune a tante città dello Stivale, a cominciare dai territori a forte vocazione turistica e universitaria come il nostro - spiega l’assessore alle Politiche per la Casa, Kristian Gianfreda -. Una sfida che abbiamo voluto affrontare con il massimo delle nostre possibilità, mettendo in campo un programma di interventi innovativo, capace di ampliare l’offerta di immobili e di trovare il giusto bilanciamento tra le esigenze degli inquilini e dei proprietari, così da rimettere in moto un settore, quello degli affitti, da troppo tempo imbalsamato”.

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