I vicini: "Erano una coppia discreta, nulla che facesse presagire il dramma"
I residenti di via Pola descrivono Giovanni Laguardia e Vedra Mura come persone tranquille
Non sono molti i vicini che ricorda quella coppia che abitava al terzo piano della palazzina al civico 2 di via Pola, a Rimini, infossata tra il parcheggio di piazzale Kennedy e diversi residence. Quei pochi che li vedevano parlano di Giovanni Laguardia e Vedra Mura come persone tranquille, di poche parola, con le quali scambiavano al massimo qualche saluto. Nessun segnale, però, era mai giunto sulla tragedia che si è consumata nella notte tra domenica e lunedì quando il 69enne in preda a un raptus ha ucciso la compagna fracassandole il cranio con un martello. "Li vedevo uscire di casa - spiega una vicina che abita nel residence di fronte alla palazzina - ma più che qualche saluto non ci siamo mai fermati a chiacchierare. Davano l'idea di essere molto discreti e di non dare confidenza ma non c'è mai stato nessun allarme su quello che sarebbe accaduto. Non li ho mai sentiti urlare o litigare. Lunedì mattina, verso le 5, mi ha svegliato il rumore che proveniva dalla strada e, quando mi sono affacciata, ho visto la polizia e il 118 ma non credevo fosse stato commesso un omicidio. Solo nella prima mattinata, quando sono uscita, ho saputo che lui avrebbe ucciso la sua compagna".