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Cronaca

Firmata l'ordinanza balneare: 18 metri quadri ad ombrellone e luci accese tutta la notte

I gestori dovranno garantire la permanenza dei clienti e l’utilizzo dei servizi almeno fino alle 22, via libera al delivery sulla battigia

Come già comunicato in precedenza, l’ordinanza comunale 2021 ripropone le misure già messe in campo nella passata stagione balneare, la prima gestita sulla base delle nuove esigenze dettate dall’emergenza sanitaria, perseguendo l’obiettivo di proporre più tempo, più spazio e più servizi ai bagnanti per vivere la spiaggia in piena sicurezza. Anche per questa stagione Rimini si presenterà come una delle spiagge con i più ampi spazi a disposizione delle persone: l’ordinanza fissa a 18 metri quadrati il limite minimo di ombreggio da garantire per la zona nord di Rimini, mentre per la zona di Rimini sud la superficie minima sarà di 15 metri quadrati. È stata definita una deroga specifica per il tratto tra gli stabilimenti 99 e 130, caratterizzato da una fascia di arenile più corta e da un’alta incidenza di hotel e quindi di turisti, dove la superficie di ombreggio è fissata a 12 metri quadrati, il limite minimo stabilito dall’ordinanza regionale.  

Nel periodo dal 29 maggio al 12 settembre, i concessionari dovranno garantire la permanenza dei clienti e l’utilizzo dei servizi almeno fino alle 22. Una opportunità che si sposa con l’esigenza di offrire maggiori opportunità di vivere gli spazi all’aperto, che è dimostrato essere una delle principali misure di di contrasto alla diffusione del COVID-19 e che allo stesso tempo consente di aumentare la qualità dell’offerta turistica e dei servizi di spiaggia. Nella stessa ottica, viene confermata anche l’apertura alla delivery: l’ordinanza infatti consente a pubblici esercizi, ristoranti, laboratori artigianali di consegnare cibo su ordinazione direttamente in spiaggia. Servizio che dovrà essere svolto senza ricorrere all’utilizzo della plastica monouso: Rimini infatti prosegue nel suo obiettivo di diventare spiaggia "plastic free", con il divieto di vendita e distribuzione di bevande in bicchieri e con cannucce di plastica usa e getta. Si potranno utilizzare invece bicchieri di carta e di materiale compostabile monouso o di materiale plastico lavabile in lavastoviglie e riutilizzabile. La tutela dell’ambiente coniugata alla promozione della salute sono alla base della riconferma del divieto di fumare sulla battigia, introdotto già dalla stagione 2019. Sempre nel periodo tra il 29 maggio ed il 12 settembre gli impianti di illuminazione dovranno rimanere accesi dal tramonto all’alba, negli stessi orari previsti per l’illuminazione pubblica.  

“Come mai nel comune di Rimini e solo in quest’ultimo si decide di diversificare le misure di ombreggio applicando nelle diverse zone ovvero sud, centro, nord diverse misure togliendo agli stabilimenti più Piccoli la possibilità di riuscire ad accogliere tutti i clienti soddisfacendo così la domanda? “ si domanda Mario Erbetta Consigliere Comunale e Candidato a Sindaco. “Già l'anno scorso è successa la stessa cosa ma correttamente vista l'emergenza in atto nessuno ha contestato, eliminando polemiche che sarebbero potute risultare sterili. Ad un anno di distanza e dopo l'ordinanza regionale n 40 del 31/03/2021 ci si aspettava un approccio differente da parte dell'amministrazione anche perché i piccoli stabilimenti di Rimini Nord, più penalizzati, pagano i medesimi contributi e tasse che versano i colleghi a Rimini sud non avendo però le stesse garanzie. Certamente è vero che a Rimini sud l’incidenza turistico ricettiva è di gran lunga superiore ma è pur vero che nella parte nord vi sono, grazie all'entroterra, numerose presenze di clienti locali e dover mandare via dei clienti per questi piccoli stabilimenti presuppone uno spostamento verso altre zone che risulterà difficile recuperare così creando un danno presente ma anche futuro a questi piccoli stabilimenti con tutto quello che comporta la perdita di potenziali clienti considerando altresì la forte crisi economica legata alla situazione pandemica che stiamo vivendo. Non mi sembra una scelta del tutto responsabile da parte del Comune che a voler pensare male sembra fatta apposta per favorire i grandi stabilimenti balneari di Rimini Nord e di Rimini Sud elettoralmente schierati con l'amministrazione uscente” continua Mario Erbetta. “Penso che per criteri di equità amministrativa sarebbe stato meglio applicare 15 mq per tutti comprendendo tale maggiorazione rispetto all'ordinanza regionale per garantire più sicurezza rispetto ad altre località turistiche. Invito pertanto la Giunta a correggere celermente questa delibera che discrimina le attività balneari di Rimini Nord creando cittadini e imprenditori riminesi di serie A e di serie B, i cosiddetti Figli e Figliastri” 

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