rotate-mobile
Cronaca

In arrivo i profughi dall'Ucraina, a Riccione 5 bambini fuggiti ai bombardamenti

Le amministrazioni locali si stanno coordinando con Prefettura e mondo delle associazioni di volontariato per accogliere chi è riuscito a scappare dalla guerra

Sono oltre un centinaio, a cui se ne aggiungeranno un’altra cinquantina nel corso delle prossime ore, i cittadini ucraini in fuga dalla guerra e arrivati nel territorio provinciale riminese. Donne e uomini che hanno lasciato le zone di confine di un Paese dove da una settimana il conflitto con la Russia si è intensificato al punto tale da costringere migliaia di cittadini ucraini ad abbandonare le proprie case e famiglie in cerca di protezione. Da giorni lo sportello del Comune di Rimini dedicato al supporto e all’accompagnamento dei cittadini stranieri, si è attivato per rispondere ai primi bisogni anche mettendo in relazione le richieste di chi arriva con le associazioni e i privati che si sono resi disponibili a dare un aiuto in questa fase emergenziale. Una prima risposta immediata, per poter far fronte alle ripercussioni di una situazione internazionale repentinamente precipitata, in attesa del tavolo di coordinamento che sarà convocato dalla Prefettura, che alla luce anche delle indicazioni del Ministero dell’Interno, dovrà pianificare e organizzare una risposta organica a livello provinciale e condivisa rispetto ad una crisi di non rapida risoluzione. La città di Rimini sin dalle prime ore ha comunque mostrato un grande solidarietà nei confronti del popolo ucraino, sia nei confronti di chi è fuggito dal Paese sia per chi invece è rimasto nei territori di conflitto. Diversi operatori turistici hanno messo a disposizione gratuitamente le proprie strutture per accogliere donne e bambini, così come è stata importante la catena di aiuti di associazioni e privati che hanno consentito di inviare generi alimentari, indumenti, coperte e medicinali, con i primi tre contingenti già partiti da Rimini a inizio settimana.    

Rimini coccola il piccolo Maxim, in salvo dalla guerra

Una poesia contro la guerra, Caldari: "Accediamo il palazzo del Turismo"

In centinaia alla fiaccolata di Coriano per la pace in Ucraina

Attivato al Caar un centro di raccolta per l’emergenza Ucraina

"Riccione domani parteciperà alla riunione in Prefettura del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale verrà anche affrontato il tema dei profughi dall'Ucraina. Per i civili in fuga dalla guerra, anziani, donne e bambini, Riccione è pronta a fare la sua parte e ieri abbiamo già avuto i primi contatti con Caritas e Papa Giovanni per garantire un aiuto concreto, mettendo a disposizione risorse economiche e beni di prima necessità". Lo ha detto l'assessore ai Servizi alla Persona, il vice sindaco Laura Galli che è stata contattata da alcune persone di nazionalità ucraina residenti a Riccione. "Una signora residente a Riccione mi ha contattato, attraverso un attivista delle nostre liste civiche, e mi ha annunciato l'arrivo di 5 bambini, alcuni sono suoi nipoti - prosegue la Galli - ci siamo attivati subito. In questo caso specifico non è l'alloggio il problema perché possono ricongiungersi con un parente in Italia, e quindi daremo assistenza per beni di prima necessità, come i viveri, attraverso l'Emporio Solidale di Riccione. Forniremo anche generi necessari come coperte e lenzuola attraverso i nostri Centri Diurni. Sono prime misure emergenziali e daremo una mano da subito come possiamo. Ma a questi bambini va garantita anche la scuola e un'assistenza pedagogica, per cui stiamo lavorando con Caritas e Papa Giovanni per una soluzione più organica, anche attraverso una convenzione per garantire alloggi e sistemazioni. L'obiettivo è che il Comune di Riccione fornisca un supporto attraverso le due organizzazioni. Siamo consapevoli che l'emergenza non sarà breve e che finché la guerra non cesserà dovremo tutti fare la nostra parte umanamente e amministrativamente. Sono certa che i riccionesi sapranno dare prova di grande solidarietà, uniti dallo spirito umanitario di una comunità che comprende cosa vuol dire fare sacrifici per un bene superiore. Sono anche sicura che i riccionesi sono già a lavoro per questo, ieri infatti mi ha anche contattato un cittadino per annunciarmi l'arrivo di due famiglie ucraine che necessitano di accoglienza. Riccione c'è e farà la sua parte con Caritas e Papa Giovanni, al fianco di coloro che hanno perso tutto".  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

In arrivo i profughi dall'Ucraina, a Riccione 5 bambini fuggiti ai bombardamenti

RiminiToday è in caricamento