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Cronaca Rimini Nord / Via Dario Campana

Inaugurato il nuovo Tecnopolo di Rimini nell’area dell’ex Macello comunale

Gnassi: "Radicare in città i poli di ricerca di fatto sulla green economy e sull'innovazione dei materiali per la manifattura"

“Questi laboratori giocano- ha evidenziato il professor Fava- un ruolo strategico per il territorio riminese, dove si sono integrati finemente con le istituzioni locali e il sistema industriale del territorio, promuovendo e supportando quest’ultimo nella ricerca e nell’innovazione e nella partecipazione ai bandi regionali e a network nazionali ed internazionali. Per altro, in ambiti industriali strategici per il territorio e per il Paese quali quello dell’economia circolare e dell’industria creativa. La cooperazione in atto coinvolge oltre 30 aziende regionali ed è caratterizzata da 25 progetti di ricerca industriali congiunti a partire dal 2011”.

“Per Rimini ora è il tempo della ricerca, dello sviluppo, dell’innovazione – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi. - Per troppo tempo abbiamo pensato che sotto il grande ombrellone del turismo l’innovazione potesse rimanere elemento secondario. Ora occorre puntare su un modello di sviluppo maturo per imprimere una svolta, anche e soprattutto, per mantenere e elevare il livello di competitività aziendale sul mercato nazionale e internazionale. Oggi il lavoro è legato alla capacità di fare impresa e fare impresa in una fase storica complessa come quella attuale significa investire in conoscenza, in innovazione perché esse generano la capacità di stare in posizione da leader o comunque di vantaggio sui mercati mondiali. Così come abbiamo avviato una radicale riqualificazione urbana di parti intere di città, con l’obiettivo di cambiare il modello di sviluppo dei precedenti 70 anni, allo stesso modo abbiamo lavorato e investito sul tema dell’università e dell’alta specializzazione, coinvolgendo tutti gli stakeholder.

"Il Comune ha messo a disposizione il complesso dell’ex Macello- ha proseguito il Sindaco Gnassi. - Con il rettore Ubertini c’è un incrocio tra la direzione nuova della città e la direzione nuova dell’università. Lavoreremo sulle tre grandi aree: qualità della vita, turismo, moda, green economy. E lo faremo operando su ogni luogo individuato non solo in funzione dell’attività didattica e di ricerca che si fa all’interno ma evidenziandone anche il ruolo di volano di un cambiamento urbano più alto e sostenibile, in dialogo e non in assoluto isolamento con la città. Radicare a Rimini i poli di ricerca di fatto sulla green economy, sull’innovazione dei materiali per la manifattura, è il segno concreto di una Rimini che cambia. Svilupperemo ulteriormente le sinergie tra la svolta ecosostenibile di Rimini, le grandi Fiere come Ecomondo, Tecnopolo e laboratorio sulla green economy.”

Il sistema riminese per l’innovazione vede anche la presenza dell’incubatore Rimini tourism square e il FabLab Rimini (appartenente all’Associazione MakeRn e Fablab Romagna), a cui si aggiungono anche laboratori di ricerca privati come il gruppo CSA e il Crif (Centro ricerca per l’industria fusoria, nonché il crescente numero di start up innovative. 

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