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Cronaca

Indino: "Non siamo la Riviera del 'tutto gratis', bene concerti e grandi eventi a pagamento"

Il presidente Confcommercio della provincia di Rimini plaude al nuovo corso intrapreso nel ultimi anni aggiungendo che "Per il rilancio la parola d’ordine dovrà essere qualità"

“Il nostro territorio ha imboccato la strada auspicata. Come negli anni Settanta, quando la nostra Riviera era sede abituale dei concerti dei più grandi cantanti dell’epoca, con la svolta impressa dall’amministrazione e dai privati, i concerti, gli spettacoli, la grande musica e l’intrattenimento di qualità tornano una parte fondamentale dell’offerta turistica. Sono molto soddisfatto che si non si pensi più alla Riviera di Rimini come il territorio del tutto gratis, ma che si organizzino grandi concerti ed eventi a pagamento: un’offerta allettante diventa una ulteriore occasione per scegliere di venire in vacanza in riviera". A vedere i grandi eventi musicali in programma sul territorio come una risorsa in più per il turismo è Gianni Indino, presidente Confcommercio della provincia di Rimini, che plaude al nuovo corso intrapreso nel ultimi anni e che ha avuto in questo tipo di manifestazioni "un’offerta allettante" e allo stesso tempo "diventa una ulteriore occasione per scegliere di venire in vacanza sul territorio. In questa ottica di rilancio, la parola d’ordine dovrà essere qualità, per tutte le componenti turistiche”.

"In questo senso - prosegue Indino - Cattolica ha indicato la strada organizzando spettacoli a pagamento di alto livello e ottenendo nella maggior parte dei casi il sold-out. Oggi Rimini con una serie di iniziative di richiamo, da Vasco a Morandi, da Zalone ad Antonacci, fino agli eventi della Beach Arena e a quelli che verranno annunciati in queste ore, diventa un hub di grandissimo richiamo. Questi sono gli eventi che possono fare la differenza, che possono fare destinazione richiamando persone e catalizzando interesse.
Fermo restando che gli appuntamenti gratuiti rimangano necessari, ma in determinati momenti dell’anno oppure per veicolare la promozione del territorio. Ne è un esempio il format Notte Rosa legato al Tim Summer Hit che ci riporterà in tv in prima serata, oppure gli eventi dedicati al centro storico come l’anno scorso quando “Peter Pan nei Giardini di Kensington” ha portato in piazza migliaia di persone per uno spettacolo di alto livello. In un momento in cui il rilancio turistico passa anche attraverso la voglia di socialità, spettacoli e concerti a pagamento possono portare beneficio al nostro territorio aumentando l’appeal sul mercato italiano. E non guasterebbe cercare anche proposte internazionali di rilievo".

"In ottica di destagionalizzazione, o forse sarebbe meglio dire di allungamento della stagione balneare - aggiunge il presidente di Confcommercio Rimini - alcuni operatori hanno già aperto ristoranti e chioschi in spiaggia: questo la dice lunga sulla volontà di rendere più ampia possibile l’offerta turistica. C’è tanta voglia d’estate e mi auguro che la nostra spiaggia diventi sempre più da vivere appieno dai primi raggi di sole fino agli ultimi momenti di bel tempo. C’è la possibilità di fare business, ma soprattutto di fare diventare una consuetudine trovare pronti i servizi, almeno nei weekend: sarebbe un plus non indifferente per la nostra offerta turistica".

"Per il rilancio la parola d’ordine dovrà essere qualità - conclude Indino. - La ristorazione sul territorio ha decisamente alzato l’asticella, arrivando ad un livello decisamente superiore al passato (con l’unica nota dolente che riguarda la mancanza di personale stagionale), lo shopping vede nel nostro territorio eccellenze, soprattutto legate alla moda, che richiamano persone anche da fuori territorio, le discoteche si stanno attrezzando per una stagione con artisti di livello mondiale, gli operatori di spiaggia sono pronti ad offrire la loro proverbiale ospitalità. Una parte degli alberghi e del commercio sui viali delle Regine dovranno dunque fare i conti con un mercato che non accetta più compromessi e che vuole la qualità anche nelle strutture con poche stelle. Il mio invito è dunque rivolto a tutti i componenti dell’offerta turistica: alziamo tutti l’asticella, offriamo i nostri consueti servizi puntando alla qualità, perché il solo sorriso non basta più”.
 

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