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Cronaca

Intensa giornata di lavoro per i Carabinieri della Motovedetta N510

Intensa giornata di lavoro, quella di venerdì, per i Carabinieri della Motovedetta N510. Dopo 3 ore di pattugliamento marittimo, controlli ad imbarcazioni di diportisti e verifiche di licenze a pescatori

Intensa giornata di lavoro, quella di venerdì, per i Carabinieri della Motovedetta N510. Dopo 3 ore di pattugliamento marittimo, controlli ad imbarcazioni di diportisti e verifiche di licenze a pescatori e controlli di pescato, i militari hanno appurato che, a circa 300 metri dall’imboccatura del porto vi era un motopeschereccio in difficoltà, il “Namasté”, rimasto bloccato a causa di un’avaria al timone. Il comandante non aveva potuto dare l’allarme in quanto la radio era guasta e aveva dimenticato il cellulare.

Poichè l’imbarcazione stava creando pericolo alla navigazione, i Carabinieri hanno agganciato subito con una cima il peschereccio e lo trainavano nel porto, fino ad un cantiere nautico. Il comandante del peschereccio, un 35enne residente a Riccione, ha ringraziato e si attivato per far riparare il guasto. Durante il successivo turno, dopo aver affettuato tra le ore 21 e le ore 23 una mirata vigilanza nell’area del porto-canale, dal ponte della Resistenza fino al Ponte Tiberio, i Carabinieri della Motovedetta hanno mollato nuovamente gli ormeggi per espletare servizio di pattugliamento notturno.

Il servizio notturno richiede particolare cautela ed attenzione poiché la navigazione è resa particolarmente insidiosa dalla presenza delle reti dei pescatori e delle loro boe di segnalazione: infatti uno dei due Carabinieri dell’equipaggio mantiene lo sguardo fisso sul radar comunicando tempestivamente al comandante  le necessarie correzioni di rotta per evitare gli ostacoli. Trascorse circa 4 ore di navigazione, dopo alcune verifiche nel porto di Cattolica ed il controllo di alcuni imbarcazioni di diportisti, rientrando nel porto di Rimini il radar segnalava un ostacolo a ridosso dell’imboccatura.

Subito sono scattate le verifiche e, illuminando la zona, i militari si hanno verificato la presenza di un pattino, tipo moscone da salvataggio e privo di sigla identificativa che, senza remi, era alla deriva. Avvicinandosi con molta cautela, soprattutto per capire se vi fosse qualcuno che fosse caduto dal natante, i Carabinieri, col “mezzo marinaio” ed una cima hanno agganciato il pattino e, dopo un’ulteriore verifica nello specchio d’acqua, lo trainavano fino alla loro banchina, ormeggiandolo in attesa di verifiche. Un altro importante recupero effettuato dall’equipaggio della motovedetta dei Carabinieri di Rimini: un oggetto alla deriva è infatti molto pericoloso per la navigazione, ancor di più in tempo di notte.

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