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Cronaca

La morte in diretta su Facebook, Procura indaga per pubblicazioni raccapriccianti

Al momento il video pubblicato sul social network fa parte del fascicolo sull'incidente stradale nel quale ha perso la vita Simone Ugolini

Una vicenda che, sicuramente, è destinata a regolamentare il mondo del web e dei social network quella che ha visto l'esperto d'arte riccionese, Andrea Speziali, finire nel ciclone dopo la pubblicazione del video in diretta che documentava gli ultimi istanti di vita di Simone Ugolini, il 24enne deceduto in seguito a un drammatico incidente stradale. Al momento, in Procura a Rimini, l'intera vicenda è racchiusa nel fascicolo sul sinistro a carico di ignoti ma si stanno valutando tutte le strade per capire se e che tipo di reato è stato commesso da Speziali nel mandare on line, e in tempo reale, la scena del corpo del giovane riverso sull'asfalto. Già nel pomeriggio di domenica, dopo che i video incriminati era stato rimosso dal web, dalla Stradale il materiale informatico è stato inviati alla polizia Postale e, adesso, deciderà la Procura della Repubblica se aprire in fascicolo d'indagine specifico. Gli esperti della Postale, secondo quanto emerso, dovranno per prima cosa accertare l'ora esatta della pubblicazione on line per capire se, in quel momento, erano già stati allertati il 118 e il personale della Stradale, poi accorsi in viale Veneto. Speziali, nell'audio, continua a chiedere durante la diretta web "Chi mi segue chiami aiuto!" e "Siamo sicuri che sia ancora vivo?" per poi chiedere "Qualcuno ha chiamato i soccorsi?" senza curarsi, col suo cellulare, di telefonare a sanitari o forze dell'ordine. Se, dagli accertamenti, dovesse emergere che il video sia andato in diretta prima della prima telefonata al 118, l'esperto d'arte 28enne potrebbe rischiare la denuncia per omissione di soccorso.

Al vaglio della Procura, inoltre, anche la legge numero 47 del 1948 che disciplina la stampa. Di fatto, in Italia, questo è l'unico ordinamento che regolamenta l'informazione realizzato, però, quando il web era solo una cosa fantascientifica. All'Articolo 15 si parla di "Pubblicazioni a contenuto impressionante o raccapricciante. Le disposizioni dell'Articolo 528 del Codice penale (Pubblicazioni e spettacoli osceni dove per oscene si intendono immagini raccapriccianti e impressionanti) si applicano anche nel caso di stampati i quali descrivano o illustrino, con particolari impressionanti o raccapriccianti, avvenimenti realmente verificatisi o anche soltanto immaginari, in modo da poter turbare il comune sentimento della morale o l'ordine familiare o da poter provocare il diffondersi di suicidi o delitti".

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