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Cronaca

Le associazioni di volontariato: 'raddoppiare i profughi ospitati nelle strutture di Rimini'

Dall'Arci alla Papa Giovanni XXIII, passando per la Cgil, a breve organizzeranno una iniziativa pubblica per affrontare il tema dell'accoglienza

Il numero dei profughi accolti nel territorio riminese, finora 450, può essere "quantomeno raddoppiato". Lo sostengono una decina di associazioni di Rimini, dall'Arci alla Giovanni XXIII, passando per la Cgil, che a breve organizzeranno una iniziativa pubblica per affrontare il tema dell'accoglienza e "capire cosa è più opportuno fare, quale posizione, quali scelte compiere nell'immediato futuro e oltre". Occorre infatti andare oltre il "'gioco' un po' macabro del 'chi ospita chi'", ragionano. Non si tratta, sottolineano le associazioni, "soltanto di trovare la necessaria sistemazione materiale, ma di prevedere un'accoglienza che promuova l'integrazione e fornisca alcuni strumenti concreti quali la conoscenza della lingua, specifici percorsi formativi, una maggiore conoscenza reciproca delle storie e delle culture di appartenenza".

Il fenomeno insomma "va governato" e "non solo a livello europeo, e mondiale, ma anche sul territorio". Da qui la necessità che le Istituzioni, in primo luogo Comuni e Provincia, abbiano "un ruolo attivo e propositivo tenendo in considerazione il fatto che questa migrazione presenta caratteristiche nuove per progetto migratorio, minor tempo di permanenza in un territorio, oltre che per numero, rispetto ai flussi a cui siamo stati abituati fino ad ora". E, appunto, "va affrontata con il contributo di tutti".

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