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Cronaca

A Rimini oltre ottomila firme per dire sì alla legittima difesa

Si chiude con numeri altissimi la raccolta firme dell'Italia dei Valori sull'inviolabilità del domicilio

Ben 8.200 firme per dire sì alla proposta di legge sulla Legittima difesa. Rimini e dintorni rispondono in massa all'appello dell'Italia dei valori che pare aver toccato, in tutta Italia, un dei veri tasti dolenti della sicurezza. Con furti a raffica nelle case e nelle aziende, il tema della dell'inviolabiità del domicilio e di come difendersi è di certo uno dei più caldi. E il numero di firme lo dimostra. Secondo i dati del Comitato promotore con sede a Roma le firme sono 8200 di cui solo una parte raccolte negli uffici comunali, il resto attraverso banchi ad hoc predisposti dai promotori locali della raccolta firme. 

Un successo strepitoso reso tale anche dal fatto che gli unici canali con cui questa iniziativa è stata pubblicizzata sono stati i social network. "Siamo stati sommersi di firme da tutta Italia - dicono dal Comitato romano -. Non ce l'aspettavamo. Abbiamo chiuso la raccolta in due mesi con oltre 400mila firme rispetto alle 50mila che servivano e i Comuni ci chiedono di tenerla ancora aperta perché altre persone vogliono firmare".

Ma cosa prevede la proposta di legge depositata in Cassazione che ora dovrà passare al vaglio del parlamento? Intanto pene più severe in caso di violazione di domicilio con il raddoppio della condanna (oggi il massimo è di tre anni e si chiede di portali a sei) e dando di fatto ai cittadini la possibilità di difendersi. Si prevede infatti di escludere l’eccesso di legittima difesa in caso di reazione della vittima e ogni responsabilità per danni subiti da chi volontariamente si introduce nei domicili altrui.

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