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Cronaca

Feroce lite tra ex, lei finisce in ospedale con gravi lesioni e lui in carcere

La donna sarebbe stata spintonata violentemente e presa a calci per poi rovinare sopra un tavolino di cristallo riportando la lesione del crociato e ferite multiple

L'amore tra i due era finito da tempo ma nonostante questo lui, un 40enne nordafricano, non si era rassegnato dando vita a un feroce litigio nel corso del quale la vittima, una 43enne riminese, è finita in pronto soccorso con delle gravi ferite mentre l'uomo è stato arrestato con l'accusa di lesioni personali gravi. L'uomo è stato arrestato lo scorso sabato dai carabinieri in seguito alla violenta aggressione nei confronti della riminese che, al culmine del litigio, sarebbe stata colpita da un violento calcio alla gamba che le avrebbe fatto perdere l'equilibrio e rovinare su un tavolo di cristallo andato in frantumi. La 43enne, costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso, era uscita dal nosocomio con una prognosi di 2 mesi a causa della lesione del legamento crociato e delle ferite multiple riportate nella caduta.

Il 40enne, finito in manette, è stato ascoltato dal gip nel corso dell'interrogatorio di garanzia durante il quale, difeso dall'avvocato Thomas Russo, ha ripercorso la vicenda. L'uomo, già finito nei guai in passato e che ha scontato una pena definitiva per violenza sessuale nei confronti dell'ex moglie, ha respinto con forza gli addebiti sostenendo di non aver mai alzato le mani sull'ex compagna. Il nordafricano ha poi precisato che la relazione, durata 4 anni, era finita già da mesi e a troncarla sarebbe stato lui stesso non sopportando più la gelosia ossessiva della donna. Sarebbe stata la stessa 43enne, che non gli aveva mai restituito le chiavi di casa, a introdursi nell'appartamento del 40enne dove lo scorso gennaio l'aveva trovata accanto al tavolino distrutto. Si sarebbe tratto quindi di un incidente fortuito con la donna che solo in un secondo momento si era recata in pronto soccorso, accompagnata dalla figlia di lei, per essere refertata. 

La 43enne, dopo una decina di giorni, si era presentata ai carabinieri per sporgere denuncia nei confronti dell'ex facendo così partire le indagini che hanno portato all'arresto dell'uomo. Davanti al gip l'indagato ha sostenuto che la querela, poi ritirata, sia dovuta a una serie di ripicche da parte della donna in una sorta di "punizione" per averla lasciata. Spetterà ora al magistrato decidere se accogliere la richiesta dei domiciliari avanzata dal difensore dell'uomo.

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