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Cronaca

Lockdown per fiere e sagre, Confesercenti: "Scelta senza senso per un settore già in difficoltà”

Il presidente Fabrizio Vagnini: "La Regione si faccia interprete verso il Governo dell’assurdità di questa scelta”

La vittima più eccellente è la Fiera di San Martino, sospesa in seguito all'ultimo Dpcm emanato dal Governo per contenere l'epidemia di Coronavirus, ma in tutto il territorio riminese sono numerosi gli eventi "saltati" in seguito a questo stop. Su tutte le furie la Confesercenti, che la definisce una “Scelta senza senso", ricordando come sagre e fiere rappresentano uno straordinario volano di promozione del territorio e occasioni importanti per la commercializzazione dei prodotti tipici e questo è il periodo più intenso per queste attività. Il blocco rappresenta perciò, a giudizio dil’Associazione nazionale commercio su aree pubbliche (Anva), un duro colpo all’economia locale. “La chiusura di fiere e sagre prevista dal nuovo Dpcm - spiega  il presidente della Confesercenti Rimini, Fabrizio Vagnini - ci coglie del tutto di sorpresa e colpisce un settore già in difficoltà come quello del commercio su area pubblica. Queste attività dal 18 maggio hanno seguito tutti i protocolli di sicurezza e, laddove non si potevano garantire, non sono state aperte. Inoltre, non ci sono informazioni di focolai causati in questi luoghi che si svolgono peraltro all’aperto e nel rispetto dei protocolli vigenti. Non ci sono stati, infatti, momenti di tensione nelle iniziative svolte né necessità d’intervento da parte delle forze dell’ordine per evitare assembramenti e disapplicazione delle normative. Non capiamo perciò il motivo per cui si è voluto colpire così duramente questo settore e chiediamo che la Regione si faccia interprete verso il Governo dell’assurdità di questa scelta.” 

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