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Cronaca

MasterChef, il Pressure Test non fa paura e Valerio è sempre più vicino alla finale

Il cuoco amatoriale di Santarcangelo ha rischiato perdendo la prova in brigata ma si è fatto valere con il gran finale

Per la prova in esterna, gli aspieanti chef si ritrovano nel Parco Sigurtà, a Valeggio sul Mincio in provincia di Verona. Ad aspettare i concorrenti, oltre ai giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco, c’è anche Schì Héng Chán, maestro del Centro Culturale Shàolín di Milano. Le due brigate, dovranno cucinare per 20 discepoli shàolín e preparare due menu vegani e crudisti rispettando i dettami della millenaria tradizione di questa cultura. Finito nella brigata rossa, Valerio ha dovuto preparare un menù con centrifugato di radici  e melograno, vellutata di carote, humus di quinoa con verdure, stufato di seitan e patate e insalata di alghe e tofu, tiramisù vegano. Alla fine, però, a vincere la prova è la brigata blu costringendo il santarcangiolese ad affrontare il Pressure Test.

"Uno contro uno, in una serie di duelli, come in un western, dove bisogna essere precisi, bellocci e spietati perché… chi fa cilecca è fuori!”: ecco come Chef Cracco ha spiega l’estenuante Pressure Test. Tra 4 piatti, sarde a beccafico, zabaione, filetto di manzo da prepare in tre cotture (sangue, media e ben cotta), mozzarella in carrozza, Valerio si trova a dover duellare con Michele P. usando come "arma" le sarde a beccafico e riesce a battere l'avversario continuando così la sua avventura.

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