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Cronaca

Migliaia di foto e video con sesso pedofilo anche in tenera età: due arresti della Polizia Postale

C'è anche un riminese nell'operazione della Polizia Postale che ha portato a due arresti per la detenzione di materiale pedo-pornografico

C'è anche un riminese, residente a Forlì, nell'operazione della Polizia Postale che ha portato a due arresti per la detenzione di materiale pedo-pornografico. Due persone, di 44 e 53 anni, sono finiti arrestati per detenzione di un'ingente quantità di immagini e video pedopornografici. Gli arresti sono scaturiti da due indagini parallele, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna e dal “Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online” della Polizia Postale e delle Comunicazioni, e realizzata dalla sezione di Forlì della Postale. I detective specializzati hanno avviato i controlli da segnalazioni ricevute dal Centro nell'ambito della cooperazione internazionale di Polizia, segnalazioni relative alla detenzione di file a contenuto pedopornografico su alcune note piattaforma di archiviazione dati.

Nel primo caso gli accertamenti hanno consentito di identificare un uomo di Forlì, coniugato e padre di tre figli, sospettato di detenere materiale di pornografia minorile,  con circa 8.000 file trovati in sede di perquisizione, tra immagini e video prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori. All’esito dell’analisi informatica effettuata sui supporti a lui in uso, gli operatori hanno rinvenuto sulla chat materiale pedopornografico accuratamente catalogato e memorizzato all’interno dei dispositivi dai quali è stato possibile rilevare le ricerche compulsive di contenuti multimediali aventi ad oggetto bambini, anche in tenera età, coinvolti in atti sessuali espliciti.

La seconda attività di indagine, condotta sempre dalla Procura di Bologna, ha permesso di trarre in arresto un uomo originario di Rimini, ma residente a Forlì, trovato in possesso di oltre 1700 file tra immagini e video a contenuto pedopornografico, caricate su una piattaforma di storage foto e poi divulgate ad altri utenti via social network. L’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, misura già disposta nei suoi confronti a seguito di una precedente  vicenda per i reati di maltrattamenti contro familiari, danneggiamento e oltraggio a pubblico ufficiale. 

L’uomo, a cui era stato fatto divieto di utilizzo di dispositivi di comunicazione, durante i consueti controlli dei Carabinieri è stato trovato fuori dalla sua abitazione, presso un negozio di telefonia, dove si era recato per acquistare un nuovo smartphone, iniziativa in violazione ad esplicito divieto previsto dalla misura cautelare. Avendo violato i domiciliari e il divieto di utilizzo di strumenti in grado di connettersi alla rete, non si esclude per procacciarsi in rete ulteriori contenuti pedopornografici, il Tribunale di Sorveglianza di Bologna ha provveduto ad aggravare la misura cautelare, disponendo la reclusione al carcere della Rocca.

Nel corso del 2021 i reati di sfruttamento sessuale dei minori e dell’adescamento on line hanno visto un significativo incremento degli episodi venuti alla luce grazie alle indagini coordinate dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia on line (CNCPO) che hanno condotto a 137 arresti (+98% circa rispetto al 2020) e alla denuncia di 1.400 persone (+17% rispetto al 2020).

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