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Cronaca Coriano

Miss Italia, tutta Coriano tifa Elis: "Simbolo di integrazione"

"Per tutti noi, lei è il simbolo di valori in cui crediamo molto, come l'integrazione e la tutela delle donne da forme di violenza ed emarginazione sociale".

È orgogliosa della presenza a Miss Italia di Elis Mati, Domenica Spinelli, sindaco di Coriano, la cittadina adagiata sulle colline di Rimini, nota come “il Comune del sociale” grazie alle numerose iniziative messe in campo in questo ambito dal primo cittadino e dalla sua Giunta. Elis, in gara con il titolo di Miss Equilibra Emilia Romagna, ha infatti vinto la fascia speciale di “no alla violenza sulle donne” proprio a Coriano, durante la finale regionale per l’elezione di Miss Romagna 2016. La giovane miss è stata subito raggiunta telefonicamente dal sindaco di Coriano, Domenica Spinelli, per i complimenti e gli auguri. “L'auspicio di tutta Coriano, di Riccione e di Rimini è che Elis possa riconquistare la fascia di Miss Italia 25 anni dopo Martina Colombari – dice il primo cittadino -. Ho voluto essere vicina ad Elis anche sui social con un twitt che dice ‘Coriano è con te’. Per tutti noi, lei è il simbolo di valori in cui crediamo molto, come l’integrazione e la tutela delle donne da forme di violenza ed emarginazione sociale”.

Elis, 23 anni, è infatti di origine straniera, per metà albanese e per metà greca. “I miei genitori sono nati in Albania, a Durazzo; entrambe le mie nonne sono greche di Salonicco – spiega Elis -. Io sono nata a Rimini e mi sento perfettamente integrata nella società italiana, anche se non è stato sempre così: negli anni ’90, quando frequentavo le scuole elementari, in Italia il flusso di immigrati dall’Albania era molto intenso e le persone non vedevano di buon occhio gli albanesi. Per questo mi vergognavo delle mie origini, che ho tenuto nascoste per diversi anni. Ora, invece, non mi nascondo più: ho capito che la differenza è fonte di ricchezza”.

Elis, il cui nome è stato inventato dal padre, ha ricevuto la fascia speciale “Miss Coriano no alla violenza contro le donne” durante la finale di Miss Romagna: un riconoscimento che non è solo un titolo, ma che tocca da vicino la storia familiare della Miss. “Il caso ha voluto che questo titolo andasse proprio a me, che casualmente ha avuto gravi episodi di violenza in casa – racconta commossa - per tanti anni mia madre me lo ha tenuto nascosto per paura che soffrissi troppo: qualche anno fa mi ha confessato di essere stata sposata con un uomo, prima di mio padre, che la picchiava. Porta ancora le cicatrici di questa violenza, ma per fortuna ha avuto il coraggio di parlare e di denunciare, anche grazie ai miei nonni materni che l’hanno sempre sostenuta, nonostante in Albania, soprattutto a quei tempi, la cultura voleva le donne sottomesse agli uomini”.

"La brutta esperienza vissuta da mia mamma mi ha fatto capire che le donne non devono mai accettare la violenza, di qualsiasi forma essa sia e soprattutto devono denunciare e parlarne: salvarsi la vita non è una vergogna – dice sicura - questa fascia ha per me ha un valore speciale: credo che questi temi dovrebbero essere affrontati già nelle scuole elementari, per crescere come persone consapevoli ed equilibrate”.

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