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Cronaca Pennabilli

"Il mondo al contrario" sarà presentato a Pennabilli, il generale Vannacci a teatro ed è tutto esaurito

Mentre il libro tanto discusso approda nelle librerie d’Italia con il coinvolgimento dell’editore riminese “Il Cerchio”, ora ad arrivare in provincia sarà direttamente il generale Roberto Vannacci

Mentre il libro approda nelle librerie d’Italia con il coinvolgimento dell’editore riminese “Il Cerchio”, ora ad arrivare in provincia sarà direttamente il generale Roberto Vannacci. E anche se mancano ancora molti giorni dall’evento, il teatro che dovrà ospitare la presentazione è già tutto esaurito. Il generale presenterà il tanto discusso “Il mondo al contrario”, finito alla ribalta delle cronache nazionali, nella giornata di giovedì 12 ottobre (alle 20,30) al teatro Vittoria di Pennabilli. Durante le scorse settimane il primo cittadino di Pennabilli Mauro Giannini aveva preso le difese del generale, quando aveva detto pubblicamente “Ministro Crosetto, giù le mani dal Generale Vannacci. Rispetto per il pensiero di un patriota. Generale Roberto Vannacci, abbiamo marciato e marceremo sempre insieme”.

L’appuntamento ha visto richieste di partecipazione da tutta Italia. Tant’è che il sindaco di Pennabilli sta pensando di installare anche dei maxischermi all’esterno, perché la sala non sarà in grado di contenere tutte le persone. Inizialmente il saggio politico, autoprodotto da Vannacci e intitolato il "Mondo al contrario" è andato letteralmente a ruba su Amazon, poi l’editore di Rimini “Il Cerchio” ha dato il via libera alle stampe. Giannini e Vannacci si conoscono da tempo, sin da quando erano assieme a fine Anni 80 nel 9° Battaglione d’assalto paracadutisti Col Moschin.

Il saggio "Il mondo al contrario" è diventato un vero e proprio caso mediatico a livello nazionale, costato al Generale pure un cambio di incarico. Lui però, sul contenuto del libro, non ha mai fatto nessun passo indietro. Al contrario è tornato ad argomentare le sue tesi. Sui gay spiega: "La definizione di normalità si riferisce alla consuetudine, è un dato statistico, il 97% della popolazione è eterosessuale, quindi essere non eterosessuale li racchiude in una minoranza. Ma non sono stato offensivo nei confronti di chiunque, ho espresso le mie opinioni, lecite e discutibili, non sono stato discriminatorio però, non ho detto che gli omosessuali devono essere messi in un ghetto. Le mie opinioni sono discutibili ma non offensive. Sfido chiunque a trovare con gli omosessuali che potrei aver avuto alle dipendenze, degli atteggiamenti offensivi o discriminatori".
 

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