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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Nell’ex cava di argilla VeVa a Sant’Ermete nasce un parco sportivo a prevalente vocazione ciclistica

Il progetto approvato dal Consiglio comunale di Santarcangelo, l’assessore Sacchetti parla di un “Intervento unico nel suo genere”

Con l’approvazione nel Consiglio comunale di martedì 28 novembre è arrivato il via libera al progetto per la realizzazione di un parco sportivo a prevalente vocazione ciclistica sul terreno della ex cava d’argilla VeVa a Sant’Ermete, presentato nelle sue linee generali lo scorso 2 ottobre alla cittadinanza. In dettaglio, il progetto privato promosso dalla Fondazione Berardi riguarda un’area di 22 ettari (220mila metri quadrati) che ospiterà diverse attività sportive in primo luogo legate alla bicicletta, a partire da un circuito ciclistico lungo oltre 2000 metri che potrà essere suddiviso in quattro percorsi di diversa difficoltà – utilizzabili in modo autonomo o simultaneamente a seconda del regime di allenamento o di gara – per competizioni da mezzo km, 1 km e 2 km o multipli. Un’area di 10mila metri quadrati sarà invece dedicata alla mountain bike, utilizzando il pendio derivante dalla precedente attività estrattiva, salvaguardando la vegetazione spontanea presente, sfruttando l’andamento del terreno e lasciando inalterata la valenza paesaggistica dell’area: qui prenderà vita un circuito naturalistico immerso nel verde con tre anelli diversi e difficoltà medio/alta per una lunghezza totale di 1 km.

Oltre ai due circuiti ciclistici, pensati per ospitare competizioni regolamentari di Coni e Federciclismo, il parco ospiterà al suo interno altre attività sportive agonistiche e dilettantistiche. L’area skate/Bmx – anch’essa adatta alle competizioni Coni – avrà un’estensione di circa 3600 metri quadrati, di cui mille dedicati alla disciplina street e 860 per la disciplina park, oltre ai servizi annessi. I cinque campi da paddle al coperto saranno realizzati nel rispetto del Regolamento Paddle della Federazione Tennis, mentre la restante tensostruttura polivalente potrà essere utilizzata per attività sportiva amatoriale di allenamento e gioco.

“Il progetto della Fondazione Berardi segna un passaggio molto importante per lo sviluppo dello sport a Santarcangelo, innanzitutto perché porterà la rigenerazione ambientale e riqualificazione di un’area destinata in precedenza all’attività estrattiva, definitivamente azzerata nel 2019 con l’approvazione del Pae” dichiara l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Filippo Sacchetti. “Un progetto di grande qualità, unico nel suo genere in Emilia-Romagna, che darà vita a un’infrastruttura in grado di ospitare gare internazionali, nazionali, locali e allenamenti diversificati, appetibile per il mondo ciclistico amatoriale e professionistico. Cultura dello sport e formazione saranno altrettante vocazioni del nuovo parco – conclude Sacchetti – che promuoveremo in occasione dell’arrivo di una tappa del Tour de France a Rimini il prossimo anno, un’opportunità di visibilità straordinaria che intendiamo cogliere a pieno”.

A completare il quadro delle dotazioni della nuova area sportiva, un complesso polifunzionale che ospiterà l’Accademia del Parco – indirizzata a chi lavora nel mondo dello sport e alla promozione della cultura sportiva, che ha già destato l’interesse di alcune università – una palestra con spazi per la riabilitazione e spogliatoi, punto ristoro, magazzini, officina e servizi. A disposizione della frazione, infine, un’area verde attrezzata di 3000 metri quadrati, un percorso ciclopedonale di circa 2,8 km lungo tutto il perimetro del parco e oltre cento parcheggi tra auto, moto e bus.

In generale, l’intervento si caratterizza per la particolare attenzione alle persone con disabilità: il parco infatti sarà completamente accessibile e anche le strutture sportive potranno essere utilizzate per allenamenti e competizioni secondo le indicazioni del Comitato Italiano Paralimpico. La sostenibilità ambientale ed energetica, infine, oltre che dai volumi di progetto sarà garantita dal fatto che tutte le attrezzature e gli impianti di servizio saranno improntati al contenimento energetico, con la produzione di energia rinnovabile da parte di un impianto fotovoltaico che garantirà la completa autosufficienza energetica del parco.

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