Distrugge un nido di rondini rischiando di uccidere i pulcini, commerciante a processo
L'uomo è finito davanti al giudice e deve rispondere di danneggiamento aggravato, per l'impresa rischia fino a 3 anni di reclusione
E' finito a processo, dopo essersi opposto a un decreto penale di condannata, per danneggiamento aggravato un commerciante 55enne accusato di aver distrutto un nido di rondini rischiando di uccidere i pulcini all'interno. La vicenda risale all'agosto del 2020 quando l'uomo, titolare di un'attività all'interno di un centro commerciale della Valmarecchia, aveva iniziato a lamentarsi col custode dello stabile per la presenza degli uccelli che avevano nidificato sotto ai portici e in particolare per alcuni nidi proprio sopra le telecamere di videosorveglianza che erano state imbrattate dagli escrementi. Secondo le indagini dei carabinieri Forestali, tre l'1 e il 2 agosto uno dei nidi in questione era stato distrutto e il sorvegliante del centro commerciale aveva segnalato la cosa alla responsabile riminese dell'Enpa, l'associazione per la protezione degli animali, che a sua volta aveva chiamato i Forestali per denunciare l'accaduto. I militari dell'Arma avevano quindi fatto un sopralluogo accertando come un nido era stato gravemente danneggiato e, allo stesso tempo, avevano acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza. Dalle indagini era così emerso che nella tana erano presenti 3 pulcini di al massimo 20 giorni, così come accertato da una consulenza tecnica dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale di Bologna, e che gli occhi elettronici avevano documentato tutta la scena della distruzione. Dalle immagini, infatti, sarebbe emerso come il 55enne a mani nude avesse distrutto il nido con all'interno i pulcini che ai primi colpi erano però riusciti a volare via illesi. Il negoziante è così finito sul banco degli imputati e nella prossima udienza il pubblico ministero Davide Ercolani effettuerà le sue richieste di condanna davanti al giudice Monocratico del Tribunale di Rimini.