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Cronaca

Omicidio Cecchettin, Tonti critica Montevecchi: "Nega un fenomeno devastante, si deve dimettere"

Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini: "Montevecchi strumentalizza una tragedia per le sue solite campagne di retroguardia ideologica"

Stanno facendo discutere e creando dibattito le parole del consigliere riminese leghista Matteo Montevecchi, riferite a quando detto dalla sorella di Giulia Cecchettin. In aperta contestazione Montevecchi ha parlato di parole “inaccettabili” e da “respingere con fermezza”, perché “non è l’inesistente patriarcato a produrre queste violenze“. Montevecchi aveva riportato in un post su Facebook le parole di Elena: “Gli uomini devono fare mea culpa, anche chi non ha mai fatto nulla, anche chi non ha mai torto un capello”. E ancora “Molte persone hanno additato Filippo Turetta come un mostro, ma lui mostro non è, perché mostro è l’eccezione alla società (…) lui è un figlio sano della società patriarcale (…)”.

Sul tema ora si inserisce anche Marco Tonti, presidente di ArciGay Rimini e consigliere comunale di Rimini Coraggiosa: “Le notizie di oggi ci raccontano vicende terribili che colpiscono donne: violenze, minacce, stupri. E poi c'è il leghista Montevecchi che strumentalizza una tragedia per le sue solite campagne di retroguardia ideologica. A pochi giorni dalla giornata contro la violenza sulle donne (25 novembre) ci tocca leggere questa rassegna degli orrori, solo di oggi e solo fatti avvenuti a Rimini. Ma c'è un orrore più sottile e profondo rappresentato dal negazionismo di Montevecchi che pur di salvare le tradizioni medievali del maschilismo tossico contorce una vicenda tragica, tristemente emblematica di un fenomeno dilagante e devastante, il femminicidio e la violenza contro le donne”.

“Montevecchi, oltre ad attaccare la sorella di Giulia Cecchin sulla base del suo abbigliamento (e già questo dovrebbe porre molti interrogativi), nega che un fenomeno devastante come la violenza sulle donne esista, nega che esista una cultura patriarcale che alimenta questo fenomeno, nega che l'unica via per debellarlo sia l'educazione alla parità – prosegue Marco Tonti -. Vede anzi nel ritorno alla tradizionale disuguaglianza tra uomo e donna l'unica soluzione, e bolla tutto il resto come "woke". Una follia totale”.

“Montevecchi non è degno di rappresentare la popolazione della nostra regione e dovrebbe dimettersi dal Consiglio regionale – conclude Tonti -. Come minimo dopo queste deliranti dichiarazioni mi aspetterei che il suo partito prenda fermamente e radicalmente le distanze. Invito tutti e tutte a essere presenti a "è per te" la marcia contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre che partirà alle 16 dall'Arco d'Augusto a Rimini”.

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