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Cronaca

Bagarre in aula, il Pd: "L'opposizione vuole dare voce ai No-Vax". Angelini: "Non sono democratici"

Bufera per la mancata audizione in Consiglio del rappresentante del personale sanitario sospeso. La Lista Jamil: "Discussione ancora sui vaccini stucchevole". Il Movimento 3V: "Presa di posizione autoritaria"

Sta facendo discutere il dibattitto che si è aperto in Comune a Rimini, prima in sede di capi gruppo poi in consiglio comunale, sull’opportunità di far intervenire nel corso della seduta tematica dedicata alla Sanità un esponente del personale sanitario sospeso rimasto senza lavoro e stipendio per effetto delle normative Covid. In centinaia si sono presentati fuori dalla sala del consiglio, durante la seduta di martedì (27 settembre), mandando completamente esauriti i posti a disposizione del pubblico. “Dovete anche considerare e ascoltare tutte le persone che ci sono”, ha tuonato dai banchi dell’opposizione Matteo Angelini, consigliere del 3V di Rimini in difesa del personale sospeso. Anche Andrea Pari, sempre dalla minoranza, pur favorevole ai vaccini, ha tuonato con la maggioranza: “Non dobbiamo avere paura delle idee altrui - ha detto -, ci deve essere la libertà di espressione anche se si dissente”.

La maggioranza: "Senza senso"

Il Partito Democratico ha affidato ai rappresentati della Lista Jamil la redazione di un lungo comunicato nel quale sono stati ringraziati tutti gli intervenuti durante il consiglio, per un’analisi complessiva sull’andamento della sanità in Provincia. Poi però sottolineano: “Neo della serata, in un momento in cui sono stati chiamati i più importanti attori della sanità territoriale, e delle sigle sindacali, in un confronto acceso sulle criticità e opportunità del territorio, sentire svilire da parte di alcuni la discussione ancora sui vaccini è stucchevole. Lamentare il fatto che non sia stato dato modo di intervenire a un medico sospeso e chiedere un ulteriore Consiglio Comunale, sempre in ambito sanitario, sugli infermieri e medici sospesi è alquanto eccessivo e senza senso, poiché il Consiglio Comunale è un ambiente istituzionale, dove è giusto che intervengano attori istituzionali e non svilire la discussione a chiacchiere da bar nel metter in discussione gli importanti progressi scientifici fatti sino a qui”.

E ancora dalla Lista Jamil l’attacco all’opposizione: “La delusione più grande arriva sicuramente dalla poca responsabilità nel mandare avanti questo consiglio comunale estremamente dispendioso per la collettività da parte dei vonsiglieri di minoranza di Lega e Fratelli d’Italia dai quali sarei proprio curioso di sapere cosa pensano della campagna vaccinale e dei vaccini vista la loro necessità ed urgenza ad invocare un ulteriore Consiglio Tematico per dare voce ai No-Vax”.

Angelini: "Posizioni autoritarie"

Anche Matteo Angelini, Movimento 3V, si affida a un comunicato stampa per esprimere rammarico. “Dopo aver proposto in Capi Gruppo la possibilità di fare intervenire in questa occasione un rappresentante dei Sanitari Sospesi, quindi non una categoria qualunque, bensì chi, a causa delle normative Covid è rimasto senza lavoro e stipendio per mesi, ed aver ottenuto esito positivo con regolare votazione (4 voti a favore e 3 contrari), ho visto rigettare il tutto con una presa di posizione autoritaria da parte della Presidenza, forte, immagino, di un verbale di tale assemblea non corretto a mio avviso”.

Ressa fuori dall'aula

La serata si è svolta con la presenza di centinaia di cittadini riminesi giunti in sostegno di questa causa, molti presenti in aula e tanti rimasti fuori fino a tarda notte in attesa che si liberasse un posto per assistere. “Nel mio intervento sono riuscito ad esporre quanto avrebbe dovuto esporre il rappresentante dei sanitari sospesi e successivamente quanto era mia premura fare emergere in questa occasione – prosegue Angelini -. ho annunciato e protocollato una nuova richiesta di consiglio tematico, sottoscritto da parte della Minoranza, dedicato proprio all’audizione dei sanitari sospesi e per snocciolare il tema della mancanza di personale sanitario in Usl Romagna. Consiglio tematico che ora, a norma di legge, dovrà essere indetto entro 20 giorni dalla data di protocollo”.

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