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Cronaca

Per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie l'Emila-Romagna scivola nel "rosso scuro"

In base ai dati sull'incidenza dei contagi stesso colore anche per il Piemonte, la Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche, la Campania e la Puglia

Sono sette le regioni italiane colorate in rosso scuro nella mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sull'incidenza dei contagi da coronavirus nell'Ue aggiornata a oggi, giovedì 25 marzo: il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche, la Campania e la Puglia. Quest'ultima si è aggiunta oggi rispetto alle sei regioni segnalate nella mappa di una settimana fa. In rosso scuro ci sono anche le province autonome di Trento e Bolzano. Tutte le altre regioni sulla mappa sono colorate in rosso e soltanto la Sardegna è arancione, con un'incidenza minore di contagi da coronavirus. Nel resto d'Europa, continua invece a migliorare la situazione nella penisola iberica, resta stabile in Francia, con la percentuale più alta delle infezioni a nord al confine con il Belgio e al sud alla frontiera con l'Italia.

Le sette regioni italiane in rosso scuro e cosa cambia per i cittadini
La mappa viene aggiornata dall'Ecdc ogni giovedì sulla base dei dati ricevuti dai singoli Stati fino a martedì e riguarda le restrizioni da imporre sulla libera circolazione dei cittadini nell'Ue. I colori delle zone a rischio covid simulano l'applicazione della raccomandazione sulle restrizioni di viaggio interne all'Ue. Secondo questa raccomandazione, che mira a contrastare la diffusione delle nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2, per chi proviene da una regione in "rosso scuro" gli Stati membri dovrebbero richiedere di effettuare un tampone prima dell'arrivo e trascorrere un periodo di quarantena. Si tratta di raccomandazioni e non di misure restrittive imposte dai governi.

Con il colore rosso scuro, che si aggiunge agli altri già presenti nella mappa (verde, arancione, rosso e grigio), vengono indicati i territori in cui il tasso di notifica di nuovi casi negli ultimi 14 giorni è superiore a 500 persone ogni 100mila abitanti. Le regioni si trovano invece in zona rossa se l'incidenza è tra i 50 e i 150 casi ogni 100mila abitanti e il tasso di positività dei tamponi è superiore al 4% o quando l'incidenza è superiore ai 150 ma inferiore ai 500 casi ogni 100mila abitanti, anche in caso di minore tasso di positività ai tamponi.

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