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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Pescatori ai limiti della sopravvivenza, scatta la protesta nei porti. Sirene delle barche accese

Per cinque minuti le sirene dei pescherecci stazionanti nei porti suoneranno per evidenziare il "profondo dissenso" alle proposte della Commissione europea incluse nel Piano per proteggere gli ecosistemi marini

Anche le marinerie dell'Emilia-Romagna aderiscono all'appello dell'Alleanza Europea della pesca a strascico per dare vita a una larga protesta contro le politiche europee che stanno mettendo a rischio il futuro del settore. Sabato (6 maggio), alle 11,30, manifesteranno con sei presidi nei porti di Bellaria Igea-Marina, Cattolica, Cesenatico, Goro, Porto Garibaldi e Rimini. Per cinque minuti le sirene dei pescherecci stazionanti nei porti suoneranno per evidenziare rumorosamente il "profondo dissenso" alle proposte della Commissione europea incluse nel Piano di azione per proteggere gli ecosistemi marini.

Durante i presidi verranno registrati video delle proteste che verranno trasmessi alla Commissione Europea il 9 maggio in occasione della Giornata dell'Europa con l'hastag #sos_eu_fishing. Le politiche dell'Ue, spiega l'Alleanza delle cooperative della pesca dell'Emilia-Romagna, "mettono in gioco il futuro di un settore di vitale importanza", da qui "il forte disagio" per i divieti di pesca e le restrizioni che si intendono imporre alla pesca a strascico. Il settore infatti si trova ad affrontare "enormi sfide" come Brexit, effetti della pandemia, concorrenza con altri settori economici come gli impianti eolici offshore, inflazione e costi energetici alle stelle. La Commissione Europea con il suo Piano d'azione e la proposta di vietare la pesca a strascico nel 30% dei mari arriva con "una ulteriore tagliola che mette in ginocchio il comparto".

È stata scelta la data del 9 maggio, dichiara Massimo Bellavista di Legacoop Agroalimentare, per "evidenziare le forti preoccupazioni dei pescatori, arrivati al limite della sopravvivenza". La politica comune della pesca "dovrebbe prendersi cura dei nostri pescatori perché è in gioco il futuro del loro lavoro e delle loro famiglie", aggiunge Vadis Paesanti di Fedagri pesca. Invece nel settore "c'è un grande malcontento e tanta incertezza per l'attuale situazione", conferma Patrizia Masetti di Agci-Agrital. E così, conclude, "assistiamo a una continua riduzione della flotta a causa della regolamentazione europea per proteggere l'ambiente marino e recuperare gli stock ittici". (Fonte: agenzia Dire)

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