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Cronaca

Il piccolo Oliver necessita di cure speciali a Roma. I genitori chiedono aiuto e avviano una raccolta fondi

Oliver, otto mesi, soffre di neurofibroma plessiforme e non ci sono casistiche simili in Italia in un bambino così piccolo. L'appello dei genitori: "L'unico farmaco è utilizzabile a partire dai due anni. Aiutateci"

Neurofibroma plessiforme al collo. L’esito del referto della risonanza non ha lasciato alcun dubbio. Ed è la battaglia che dovrà combattere il piccolo Oliver Gatta, di appena 8 mesi, che alla sua tenera età il destino ha voluto mettere di fronte a un caso purtroppo dalla “casistica unica in Italia”. Quantomeno in un bambino così piccolo. Oliver è di Rimini, il babbo lavora come operaio, la mamma è titolare di una lavanderia, due fratellini di 9 e 7 anni. Una bella famigliola con un futuro davanti, condizionato da una malattia che ha iniziato a presentarsi dopo appena 20 giorni di vita: una macchia, color caffelatte, prima di un centimetro che si estende poi a 5/6 centimetri. Da qui l’allarme.

Dopo le prime analisi l’amara notizia, lo scorso 16 aprile Oliver viene caricato su un’ambulanza e portato da Rimini all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. A luglio ci torna per un ricovero di controllo, una lunga serie di esami specifici. Ora a ottobre dovrà tornare nella Capitale. “Non c'è una cura, l'unico medicinale approvato in Italia è utilizzabile dai due anni”, racconta disperata la mamma, Valentina Fidamante, che assieme al suo compagno Francesco sono disposti a tutto pur di poter dare un futuro al loro piccolo.

In un contesto estremamente delicato la famiglia, durante le scorse ore, ha deciso di chiedere aiuto attraverso la piattaforma Gofundme. E di rendere pubblica la notizia. Valentina con molta dolcezza e umiltà racconta che non si sarebbe mai immaginata di dover ricorrere a una raccolta fondi: “La verità – racconta con il nodo in gola ma con quella determinazione che solamente una mamma può avere -, è che ci vergogniamo. Abbiamo sempre fatto tutto da soli nella nostra vita e vi assicuro che ammettere le proprie difficoltà non è facile. Ma non è colpa nostra, ora il nostro unico appello è quello di aiutare Oliver, chi può ci dia una mano”.

I viaggi sono dispendiosi, la lavanderia deve chiudere forzatamente nei giorni di ricovero del piccolo e la famiglia si trova con tre figli e meno introiti. Da qui l’appello. Per una buona causa, la salute di un bimbo di appena otto mesi. Indifeso, senza alcuna colpa: “Solitamente questa malattia non dà problemi gravi ai bimbi così piccoli – racconta la mamma -, per Oliver purtroppo non è stato così. Si tratta di un neurofibroma plessiforme (formazione tumorale) al collo che disloca la trachea, indivisibile da arco aortico e tiroide, e tocca il midollo nella parte cervicale".

Oli, come lo chiamano in famiglia “è il primo caso conosciuto, così grave per dimensione e posizione, in un bambino così piccolo – spiega la mamma - e all'ospedale di Rimini purtroppo non hanno tutte le risorse per seguirci nel migliore dei modi, per questo sono necessari i ricoveri a Roma. Anche se va detto che abbiamo ricevuto sempre il massimo sostegno da tutto il personale dell’ospedale. Purtroppo questi viaggi hanno un costo che facciamo fatica a sostenere”.

Per chi vuole aiutare il piccolo Oliver è attiva la raccolta sulla piattaforma Gofundme. E’ possibile donare attraverso la seguente pagina: https://gofund.me/5121b14c.

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