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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Profughi, continui arrivi di minori non accompagnati. Gianfreda: "Il sistema di accoglienza in difficoltà"

L'assessore Kristian Gianfreda: "Nell’ultimo periodo ogni tre giorni abbiamo un nuovo minore da inserire in struttura, tra chi arriva autonomamente e chi arriva tramite invio del Governo"

A Rimini è emergenza in riferimento al costante arrivo sul territorio di profughi minori e non accompagnati. A fare il punto della situazione è l’assessore alla Protezione sociale del Comune di Rimini Kristian Gianfreda: “Questa situazione sta mettendo in difficoltà le nostre capacità di accoglienza. Nell’ultimo periodo ogni tre giorni abbiamo un nuovo minore da inserire in struttura, tra chi arriva autonomamente e chi arriva tramite invio del Governo. Le disposizioni più rigide sui minori inserite nella bozza del nuovo decreto non credo aiuteranno la sostanziale difficoltà dell’esecutivo a gestire una situazione che richiede innanzitutto un intervento in chiave europea e una visione di ampio respiro”.

I minori non accompagnati sono la categoria più esposta all’interno del drammatico scenario del fenomeno dell’immigrazione. “I ragazzi e le ragazze che già vivono sulla propria pelle gli orrori di questi viaggi, di queste fughe che mai dovrebbero essere vissute dalle persone – figuriamoci da giovani - vanno maggiormente tutelati – prosegue Gianfreda -. È interesse di tutti che non vengano in contatto con le reti criminali o con lo sfruttamento lavorativo. Abbiamo bisogno di integrazione non di concentrazione di immigrati in mega centri. Queste realtà come è noto e come ampiamente segnalato dalle associazioni e dalle realtà del terzo settore che lavorano a stretto contatto con tali mondi, aumenta il rischio tra i ragazzi di incorrere di cadere nelle ‘reti’ della tratta e dello sfruttamento”.   

“Creare dei grandi centri come previsto dal decreto ministeriale con una mescolanza tra adulti e minori penalizza il percorso di integrazione – sostiene Gianfreda -, con conseguenti ripercussioni su eventuali episodi di disturbo pubblico e delinquenza. Al contrario, è molto meglio puntare su centri a dimensioni ridotte, in modo da porre le basi per un accompagnamento dei migranti che punti su formazione e inclusione. Un lavoro che deve essere fatto in sinergia tra Governo, territori e Prefetture, considerando anche le peculiarità e specificità dei diversi contesti territoriali. Noi siamo pronti a offrire la nostra massima collaborazione, avendo come bussola i diritti dei minori e il benessere della comunità. Abbiamo formalizzato al governo la nostra intenzione di aumentare i posti di accoglienza Sai per minori per aiutare il processo di integrazione e salvaguardare il futuro di tutta la comunità".

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