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Cronaca

Profughi, summit dei Comuni. "Serve integrare di più, boom in provincia di minori non accompagnati"

L'assessore Kristian Gianfreda fa il punto con tutti i comuni della Provincia: "Serve gestire il fenomeno in maniera diffusa e integrata, no a tendopoli sul territorio. I numeri sono destinati ancora ad aumentare"

Oggi il riminese ospita oltre 700 richiedenti asilo politico, oltre a 190 persone di nazionalità ucraina, ma i dati sono destinati a salire. Ne è convinto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Rimini Kristian Gianfreda, che nella giornata di martedì (29 agosto) si è incontrato per un summit con tutti i comuni della provincia. Un appuntamento per cercare di capire quali azioni intraprendere, a supporto della Prefettura, per immaginare non solo un’accoglienza diffusa ma che possa essere anche integrata. Ed è proprio sull’integrazione che si è posto l’accento durante l’incontro: “Durante l’incontro – spiega Gianfreda -, è stato fatto il punto della situazione, sono state date tutte le informazioni agli amministratori sui bandi aperti dalla Prefettura e sul delicato tema dell’arrivo dei minori non accompagnati. Una situazione che è in progressivo aumento e che ha visto sul nostro territorio, solo nell’ultimo mese, 34 arrivi”.

La prefettura di Rimini ha aperto un bando proprio ad hoc per l’accoglienza dei minori, che arrivano senza genitori. “E’ un fenomeno che va governato, è importante non sottovalutare la situazione ed è essenziale che le comunità sappiano integrare questi giovani. Perché se non lo facciamo col trascorrere del tempo questo potrà diventare un problema. Bisogna essere accorti e responsabili”.

Se a oggi il tema principale riguarda i minori, secondo Gianfreda anche il numero degli adulti in arrivo è destinato ulteriormente ad aumentare. “I primi passi nell’accoglienza riguardano la Prefettura, ma sicuramente il territorio può fare la sua parte. Con tutti gli amministratori si è parlato della necessità di immaginare un’organizzazione preventiva, che diventi strutturale, non che agisca sempre e solo in un quadro emergenziale. E di questo nel parleremo anche con la Prefettura cercando di offrire il nostro supporto. Non escludo che si renderà necessaria l’apertura di un ulteriore bando, il nostro territorio ha ben sottolineato che vuole fornire delle risposte, sicuramente c’è da lavorare per evitare quel che è stato paventato dal presidente Bonaccini, ovvero del rischio di dover immaginare delle tendopoli nelle nostre città”.

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