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Pronta nuova ordinanza anti-prostituzione: applicate sanzioni anti-covid e clienti segnalati alla Finanza

Con l’ordinanza precedente in vigore dal 25 maggio al 31 ottobre sono stati 229 i verbali elevati

 E’ in fase di definizione, per entrare in vigore nel giro di qualche giorno dopo la firma del Sindaco, l’ordinanza contingibile e urgente predisposta dal Comando di Polizia Locale del Comune di Rimini per prevenire e contrastare i pericoli cagionati da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via. L’ordinanza ricalcherà l’impianto del provvedimento già adottato per la stagione estiva, concentrandosi su quelle aree dove il fenomeno della prostituzione su strada si registra con una maggiore intensità. Zone e vie che saranno dettagliate nel testo del provvedimento e che tengono conto anche delle segnalazioni arrivate dai cittadini al Comando della Polizia Locale attraverso il sistema regionale Ril.Fe.De.Ur.  

Anche in questa particolare fase emergenziale legata al Covid, l’ordinanza consentirà di dare continuità all’attività di prevenzione e contrasto allo sfruttamento della prostituzione, oltre ad arginare i fenomeni di degrado urbano ad esso collegati. I dati confermano infatti l’efficacia dello strumento: con l’ordinanza precedente in vigore dal 25 maggio al 31 ottobre sono stati 229 i verbali elevati. “Nonostante il lockdown i servizi della Polizia Locale non si sono fermati, né rallentati – commenta l’assessore Jamil Sadegholvaad – Al contrario, oltre ai servizi legati alla prevenzione, presidio e controllo legate alla pandemia, la polizia locale ha tenuto alta l’attenzione sui campi di intervento da sempre presidiati, dal controllo per la sicurezza sulle strade fino alle attività antidroga, compreso l’attività a contrasto della prostituzione. Un impegno che continuiamo a portare avanti, seppur con armi legislative come sappiamo spuntate, a contrasto di un fenomeno criminale e che contribuisce alla percezione di insicurezza dei cittadini”.  

Attraverso l’ordinanza potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 euro se pagati entro 60 giorni) tutti coloro che porranno in essere comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento e chi sarà sorpreso a richiedere informazioni a questi soggetti, concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento. In particolare sono colpiti con sanzione amministrativa coloro che pongono in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento. Sarà inoltre vietata la richiesta di informazioni a soggetti che pongano in essere tali comportamenti o concordare l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento, mentre saranno sanzionati anche a norma del Codice stradale quei conducenti che, in questi frangenti, effettueranno manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale. 

Le violazioni previste dall’ordinanza si applicheranno in concorso anche con le violazioni previste dalle norme vigenti per il contenimento e contrasto alla diffusione del COVID-19. L’ordinanza prevederà inoltre che qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali riscontrato dagli agenti nell’ambito dell’attività di controllo sarà portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini per eventuali valutazioni.   

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