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Cronaca

Qualità della vita, dopo lo scivolone del 2014 Rimini riconquista posizioni

Balzo in avanti della città nella classifica stilata dal quotidiano IlSole24Ore che la piazza al 23esimo posto

Deciso balzo in avanti per la città di Rimini nella classifica sulla qualità della vita stilata, come ogni anno, dal quotidiano economico IlSole24Ore. Se, nel 2014, si era assistito a un deludente 32esimo piazzamento, rispetto al 27esimo dell'anno precedente, in questa fine di 2015 si va decisamente avanti con la conquista della 23esima posizione. Secondo gli indicatori analizzati dalla statistica, Rimini si piazza quasi sempre sopra la media per quanto riguarda le voci che compongono l'indagine che si snoda attraverso sei aree tematiche (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero) per un totale di 36 indicatori con relative classifiche parziali, di tappa e finali. Per quanto riguarda il Tempo libero la città romagnola conquista la prima posizione. Unico neo quando si inizia a parlare di ordine pubblico: in questo caso la città è ben al di sotto della media.

“Non è una bussola, non misura la ‘temperatura’ reale dei territori - esordisce il sindaco, Andrea Gnassi -. Altrimenti sarebbe un ben strano paziente quello che a distanza di pochi mesi passa da ‘sano come un pesce’ a ‘malato grave’. Oppure, cambiando il medico (la rilevazione imminente di un quotidiano concorrente), ci si scopre, al contrario del ‘primo parere’, virtuosi o disastrosi pur giudicati sugli stessi ‘sintomi’ (gli indicatori). Altalene che lasciano il tempo che trovano e che non necessariamente devono essere strumentalizzate, anche quando - come quest’anno - la graduatoria premia: quello che conta di più e davvero sono i progetti e i programmi di miglioramento e di ammodernamento della città e della comunità, che si attuano e si giudicano nel medio e lungo periodo. Il commento dell’analisi sulla qualità della vita, pubblicata dal ‘Sole 24 Ore’, devo quindi essere sempre soppesato con la bilancia della relatività e, insieme, con l’aggiunta di un etto del necessario spirito ‘ludico’. E’ infatti impossibile comparare territori dalle caratteristiche sociali e economiche così differenti, come dimostra per Rimini l’ormai celebre questione della ‘correzione turistica’ che puntualmente gonfia la parte dei numeri relativi a sicurezza e ordine pubblico con risultati distorti".

"Ma proprio perché comunque queste ricerche sono una base su cui ragionare, provo a formulare una sintesi andando al di là del buon dato statistico che comunque l’indagine 2015 del ‘Sole’ consegna al territorio riminese -continua il primo cittadino -. 23esima posizione in Italia con un salto in avanti di 9 posti rispetto allo scorso anno, performance questa migliore tra tutte le province dell’Emilia Romagna. C’è il primato italiano nell’indicatore del tempo libero, il solito problema (comune a tutte le località a consistente flusso turistico) relativo ai dati della sicurezza, una conferma per quanto concerne tenore di vita e imprese. Se allarghiamo l’orizzonte dell’indagine  agli anni della crisi economica generale (dal 2010 in poi), mi pare interessante sottolineare un aspetto: nella provincia di Rimini, incardinata principalmente su un’economia turistica e di servizi, le vere difficoltà economico e finanziarie sono arrivate con un paio di anni di ritardo rispetto ad altri territori caratterizzati da comparti industriali più tradizionali. Ma poi la crisi ha picchiato duro, soprattutto tra 2013 e 2014".

"Il 2015, anche per la statistica, segna una ripresa per l’area riminese - osserva Gnassi -. Il comparto del tempo libero, legato ovviamente alla solidità della nostra industria turistica, torna leader nel Paese mentre il tessuto economico tiene in quasi tutti gli indicatori (peggiora solo il rapporto tra sofferenze e impieghi bancari, a dimostrazione della complessa fase congiunturale del credito), confermando la vocazione dinamica dell’impresa riminese. Per quello che riguarda i servizi primari, la provincia di Rimini occupa la prima parte della classifica per la presa in carico negli asili nido e prosegue il suo positivo trend in relazione al tasso di emigrazione ospedaliera; indicatore quest’ultimo che fino a pochi anni fa ci relegava nelle posizioni di coda, poi recuperato via via grazie agli investimenti sulle strutture e sulle eccellenze sanitarie".

"Sull’ordine pubblico abbiamo già detto nei giorni scorsi; la statistica è viziata da un fattore conosciuto a tutti- lo scarto tra residenti ufficiali e residenti effettivi in ragione del turismo- come ha avuto modo più volte di comunicare la stessa Prefettura di Rimini - conclude -. In definitiva, voglio cogliere dall’indagine i segnali positivi, dopo un biennio molto complicato, da parte di un territorio che non si è arreso e sta mettendo le basi per rilanciare e intercettare l’auspicabile ripresa”.

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