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Cronaca

Raccolta degli abiti usati, firmato il protocollo per la regolamentazione del servizio

“Si tratta di un primo passo concreto – è il commento di Gloria Lisi, vicesindaco del Comune di Rimini con delega alla protezione sociale – verso la ridefinizione di un servizio, quello della raccolta degli abiti usati, che necessita di un coordinamento maggiore"

La Giunta del Comune di Rimini, nel corso dell'ultima seduta, ha approvato il “Protocollo per la regolamentazione del servizio di raccolta degli abiti usati”. Oltre al Comune di Rimini gli altri soggetti coinvolti sono l’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) e Hera. Si tratta di una realtà, quella della raccolta abiti  usati, attualmente gestita da una pluralità di soggetti con modalità, tempistiche e strumenti diversi, che verranno uniformati e coordinati grazie alle azioni inserite nel protocollo. I diversi raccoglitori presenti sul territorio del Comune di Rimini, e gestite da diverse associazioni, saranno tutti rimpiazzati da nuovi , tutti uguali, recanti l'indicazione della modalità di raccolta e di utilizzo, nonché l'Associazione a cui saranno destinati.

Tra le altre, le attività inserite nel protocollo prevedono nello specifico la realizzazione di un modello di esecuzione del servizio di raccolta di indumenti, borse e scarpe usate e prodotti tessili mediante la collaborazione fra una o più Associazioni tra quelle che manifesteranno interesse ed uno o più operatori specializzati nella raccolta e nel trasporto professionale; la definizione, a cura del Comune, del dimensionamento del servizio sulla base della situazione storica. mantenendo lo stesso numero attuale ma con la possibilità di modificare il numero di contenitori in caso se ne ravvisasse la necessità; e la definizione di quante e quali Associazioni avranno titolo per divenire partner del Gestore nell’esecuzione del servizio di raccolta differenziata di indumenti usati.

“Si tratta di un primo passo concreto – è il commento di Gloria Lisi, vicesindaco del Comune di Rimini con delega alla protezione sociale – verso la ridefinizione di un servizio, quello della raccolta degli abiti usati, che necessita di un coordinamento maggiore, vista la diversità e numerosità dei soggetti oggi attivi sul nostro territorio. Il protocollo  sarà utile sia per aumentare l'efficacia del servizio, sia per rendere più chiaro e riconoscibile il soggetto impegnato e il fine della raccolta stessa. Il beneficio sarà sia ambientale, perché saranno individuate speciali procedure di raccolta e trasporto, sia sociale, perché andremo a valorizzare le esperienze associative già in essere, uniformandone sia i contenitori che la cartellonistica, e coordinandoli".

"In un momento di crisi come quello attuale aumentano le segnalazioni da parte dei cittadini verso un uso improprio dei contenitori. In particolare  aumentano i casi di persone che in maniera indebita si inseriscono, forzandoli, nei contenitori  rubandone il contenuto: oltre  che rischioso per la propria salute è anche un atteggiamento che va a colpire una iniziativa che serve proprio ad aiutare chi è più in difficoltà. Le azioni del protocollo cercheranno anche di intervenire nella prevenzione di questi atti", conclude

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