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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Riccione va avanti sui Condhotel e mette il freno agli aumenti degli oneri di costruzione

In Consiglio comunale approvato anche il Regolamento per la disciplina della case famiglia per anziani e disabili adulti

Condhotel, oneri di costruzione e sociale sono tra gli argomenti oggetto dei lavori del Consiglio Comunale di Riccione nella seduta del 19 settembre. Dopo l’approvazione del Regolamento per la disciplina della case famiglia per anziani e disabili adulti per i Comuni del Distretto di Riccione, la seduta è proseguita con la delibera di recepimento della legge regionale 23 aprile 2019 relativa alla “disciplina per l’avvio e l’esercizio dei condhotel e per il recupero delle colonie. Modifiche alla legge regionale, luglio 2014, sulla disciplina delle strutture ricettive dirette all’ospitalità”.

Una formula, quella di combinare la camere degli hotel ad una ricettività di tipo residenziale, che va nella direzione di riqualificazione avviata dall’amministrazione comunale con le recenti varianti al Regolamento Urbanistico Edilizio, consentendo in tempi celeri di riqualificare gli alberghi in termini di sicurezza, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche.

A seguire all’ordine del giorno “La nuova disciplina del contributo di costruzione a seguito del recepimento della delibera legislativa m.186/2018 della Regione Emilia Romagna”. Secondo un preciso indirizzo politico volto a calmierare gli aumenti previsti dalla Regione degli oneri nei settori del residenziale, turistico-ricettivo, commerciale, direzionale e produttivo e condiviso peraltro, con gli ordini professionali e le associazioni di categoria, l’amministrazione ha stabilito di non aumentare gli oneri di costruzione con il preciso obiettivo di proseguire nel percorso di riqualificazione e rigenerazione avviato da tempo dall’Amministrazione sul territorio comunale. A questo proposito il 1° ottobre 2019 entrerà in vigore la nuova disciplina regionale di fronte alla quale i Comuni hanno la facoltà di rivedere al ribasso gli oneri, in termini percentuali all’interno di griglie definite o di lasciare i valori inalterati e, automaticamente, soggetti ai nuovi parametri stabiliti in delibera. Il primo punto all’ordine del giorno ( Disciplina delle legge regionale sui condhotel ) è stata approvata con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza, contrari i gruppi di minoranza. Il secondo e ultimo punto (disciplina sui contributi di costruzione) è stato approvato dalla maggioranza,contrario  il PD, astenuti Movimento Cinque Stelle e Patto Civico.

Sui condhotel è intervenuto il Pd di Riccione che, nell'attaccare il sindaco Tosi, spiega che "La norma regionale è una grande opportunità per il rilancio del turismo costiero. Una norma costruita in modo ragionato e con un obiettivo chiaro: la riqualificazione dell’offerta turistica. Una leva straordinaria per gli imprenditori che hanno bisogno di un quadro certo di applicazione. Il turismo ha bisogno di imprenditori che innovino, di cose nuove e modelli rigenerati. Ma il modo di procedere della Tosi non li tutela e non offre loro nè un quadro certo e inattaccabile nè tempi sicuri per l’avvio degli interventi di riqualificazione. Con la scelta irresponsabile della Tosi di uscire dal seminato della legge regionale, applicando la stessa anche alle nuove costruzioni e stravolgendo la destinazione turistico ricettiva in residenza temporanea, gli imprenditori rischiano di perdere tempo e soldi. Laddove la norma regionale prevede che il 40% di unità abitative sia classificato come Condhotel (almeno 7 camere, servizi accessori da parte del gestore, portineria unica, gestione delle unità immobiliari affidata al gestore unico della struttura affinchè siano assegnate alla clientela per il servizio alberghiero, nei periodi di mancato utilizzo dai proprietari), la Tosi applica la destinazione residenziale trasformando la destinazione alberghiera in seconda casa da mettere in vendita. Come in una qualsiasi operazione di speculazione immobiliare. Appartamenti e non residenza turistica alberghiera. Laddove la legge regionale prevede in via esclusiva interventi di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente la Tosi estende la norma alle nuove costruzioni". 

"A Riccione ci sono già troppe camere d’hotel e appartamenti - concludono i dem. - Ogni metro quadro in più è un colpo alla sostenibilità ambientale del territorio. Carico antropico, visuale libera a mare, ombre in spiaggia. Lo sviluppo turistico ha bisogno di visione e innovazione, non di speculazione. Gli imprenditori hanno bisogno di partiche certe e corrette.
La politica ha bisogno di buonafede: l’applicazione della legge sui condhotel non rispetta né la ratio della norma, né il principio del consumo zero del suolo voluto dalla regione stessa, nè gli imprenditori che stanno per investire i loro soldi a Riccione. Sono queste le ragioni del nostro voto contrario. Insieme a tutta la minoranza si è detto no alla Tosi e alla politica della speculazione e dell’urbanistica contrattata. La norma sui condhotel è altra cosa Renata. Una cosa seria".
 


 

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