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Cronaca Riccione

Ricordato a Riccione il martirio di Norma Cossetto

A distanza esatta di 80 anni, i presenti, attraverso la simbolica deposizione di una rosa rossa, hanno dunque ricordato il brutale martirio di chi, con il coraggio della testimonianza, ha lasciato in eredità alle generazioni successive il richiamo al rispetto del significato delle parole come quello di Patria, coraggio e coerenza

Si è tenuta ieri sera a Riccione, grazie all’organizzazione di Mirco Ottaviani e Valerio Savioli, presso il giardino Norma Cossetto, in collaborazione con il Comitato 10 Febbraio, l’annuale commemorazione della: «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio, 5 ottobre 1943 – Villa Surani (Istria)».


A distanza esatta di 80 anni, i presenti, attraverso la simbolica deposizione di una rosa rossa, hanno dunque ricordato il brutale martirio di chi, con il coraggio della testimonianza, ha lasciato in eredità alle generazioni successive il richiamo al rispetto del significato delle parole come quello di Patria, coraggio e coerenza e il dovere del ricordo, inteso come atto che riconduce al cuore, da perpetrare negli anni a venire, nonostante ogni tipo di perniciosa censura, perché la verità e il senso più nobile e puro del termine possa brillare e, anche dagli abissi di una foiba, tracciare il percorso per il domani.

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