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Cronaca

Sul territorio 1.200 rifugiati dall'Ucraina, il 50% minorenni. La Prefettura amplia i centri di accoglienza

Il prossimo step sarà quello di andare a implementare i posti all’interno dei Cas: sono stati già individuati 120 posti in più per i quali è già in corso la preventiva verifica di idoneità

I numeri sono ancora destinati ad aumentare. Fuggono dall’Ucraina in cerca di un posto sicuro. E a Rimini ogni giorno si registrano nuovi arrivi: sul fronte delle presenze ad oggi sono 1.217 le persone accolte, delle quali sono 637 gli adulti (591 donne e 46 uomini) e 580 i minori. Lo comunica ufficialmente la Prefettura di Rimini. Attualmente i rifugiati sono ospitati per la maggiore negli alberghi messi a disposizione da Riviera Sicura, molti anche nelle abitazioni private di amici o connazionali. Il prossimo step sarà quello di andare a implementare i posti all’interno dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria): sono stati già individuati 120 posti in più per i quali è già in corso la preventiva verifica di idoneità da parte dei Vigili del Fuoco e dell’Ausl.

La Prefettura ha sottolineato, nel tavolo di regia andato in onda giovedì (10 marzo), il ruolo fondamentale sia dei Centri di Accoglienza Straordinaria che fanno riferimento alla Prefettura sia del Sistema di Accoglienza Integrata che fanno capo ai Comuni che in tale rete interloquiscono direttamente con il Ministero dell’Interno attraverso specifici progetti. Ma nel frattempo risulta cruciale la Convenzione curata dalla Regione Emilia Romagna della quale ha dato notizia il rappresentante dell’Agenzia regionale di Protezione Civile di riferimento territoriale. Gli alberghi che hanno già aderito sono al momento circa una trentina. La Convenzione prevede, secondo quanto riferito dal rappresentante dell’Agenzia, l’accoglienza in strutture alberghiere di carattere temporaneo nell’attesa dell’assegnazione ai Cas o alla rete Sai.

Durante l’incontro il Prefetto ha sottolineato l’esigenza di procedere con costante attenzione alla registrazione di tutti gli ospiti, ovunque essi abbiano trovato accoglienza, necessaria per una adeguata prosecuzione della permanenza in Italia anche in relazione all’assistenza sanitaria e alla prosecuzione dei percorsi scolastici per i minori. La registrazione per quanto riguarda le persone accolte nella Città di Rimini va chiesta in Questura, mentre per tutti gli altri Comuni della provincia ha come riferimento le Compagnie e le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri territorialmente competenti.

Sempre sul fronte delle convenzioni il Prefetto ha annunciato l’avvenuta pubblicazione sul sito della Prefettura dello schema di Convenzione che ciascun comune della provincia può stipulare con la stessa Prefettura, divenendo soggetto attuatore dell’accoglienza e interloquendo direttamente con la Prefettura. Quelli indicati sono gli unici canali attualmente previsti per accedere ai ristori provenienti da risorse pubbliche.

Il Prefetto Giuseppe Forlenza ha poi annunciato la pubblicazione di un vademecum di orientamento per gli i cittadini ucraini e per chi è impegnato nell’accoglienza (sia in rete che spontanea) in modo da favorire la massima divulgazione di pratiche ed utili informazioni. Funzione che sarà assolta nella sede della Caritas (via Madonna della Scala,7) nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 14 alle ore 16 anche da don Victor Dvykalyuk dell’Esarcato apostolico per i fedeli ucraini cattolici di rito bizantino.

Particolarmente intenso e in via di ulteriore definizione, è l’impegno dell’Ausl, che oltre ad effettuare uno screening di tutte le persone registrate, sta procedendo sia sul fronte dei tamponi che su quello delle vaccinazioni (queste ultime non solo in relazione al Covid-19) e sta avviando anche idonee procedure per una adeguata integrazione nella rete del servizio sanitario nazionale.
 

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