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Cronaca

Coronavirus, il sindacato: "Proclamato sciopero all'Scm, ma carenza mascherine ovunque"

Una decisione presa per il contenimento del Covid-19 negli ambienti di lavoro

E' "elevata" l'adesione allo sciopero di otto ore in Scm group indetto dalla Fiom-Cgil di Rimini, nonostante la proclamazione sia arrivata ieri sera, dopo l'orario di lavoro. Fino a ieri, spiega Daniele Baiesi della segreteria del sindacato, "abbiamo tentato di trovare la quadra con i delegati per una applicazione il piu' possibile tutelante del protocollo" per la salute dei lavoratori nell'ambito dell'emergenza coronavirus. Nei vari stabilimenti ci sono infatti "tante situazioni che possono essere critiche". A partire dalla mancanza di mascherine, difficili anche da reperire nonostante le parti sociali abbiano chiesto uno sforzo alle imprese. E poi le sanificazioni e la difficolta' di mantenere la necessaria distanza interpersonale. L'azienda, prosegue il sindacalista, si era mossa, ma con la mancanza dei dispositivi e' "difficile garantire un quadro rassicurante". E infatti, conferma Baiesi, "i lavoratori sono molto preoccupati". Da qui la decisione di scioperare: intanto da ieri notte sono partire le sanificazioni. Scm ha anche attivato lo smart working, ragionando sulla turnazione, perche' ritiene che "l'attivita' deve proseguire". Le parti sociali hanno chiesto l'attivazione degli ammortizzatori: "Sappiamo- ribadisce Baiesi- che si tratta di dinamiche difficile da gestire" e da domani l'attivita' ripartira' solo se ci sono le condizioni per farlo. "Ripartira' il confronto su quanto fatto oggi e che non era stato fatto prima, e valuteremo se proseguire con le iniziative o rimodulare l'attivita' lavorativa". Di certo, prosegue Baiesi, occorre "contemperare le diverse esigenze", senza dimenticare tutto l'indotto che gravita intorno a Scm.

D'altronde "la situazione e' molto complicata su tutto il territorio provinciale", allarga il ragionamento il sindacalista, con "tanti confronti aperti" con le direzioni aziendali. Anche perche' "il protocollo per la tutela dei lavoratori lascia margini di incertezza". Il sindacato ha spedito una lettera a tutte le associazioni datoriali e all'Ordine dei consulenti per aprire un confronto e auspica che si usi "il buon senso per convivere con la paura, che rimane". In alcune aziende sono stati "compartimentati e messi in quarantena degli uffici", con i locali posti poi a sanificazione e i casi positivi gestiti a livello individuale dall'Azienda sanitaria. Baiesi non esclude altri scioperi in altre realta' del territorio, "a meno che non si trovino i giusti percorsi". Di certo "qualche tensione c'e'", non nega, anche in tema di informazione. Ma lavoratori e delegati, conclude, si confrontano con le direzioni sulle "modalita' migliori per lavorare in sicurezza: se le condizioni non ci sono si attivino gli ammortizzatori sociali e dopo la sanificazione ci si muovera' in linea".

(fonte Agenzia Dire)

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