Fatture false per lavare la biancheria, rinviati a giudizio 12 albergatori riminesi
I 'lavaggi in nero' permettevano ai titolari delle strutture ricettive di aumentare i costi abbattendo i ricavi delle società
Sono stati rinviati a giudizio dal Gip del Tribunale di Rimini 12 albergatori riminesi accusati di aver messo in piedi, con la complicità di una fantomatica lavanderia, un falso giro di fatturazioni. L'escamotage avrebbe permesso di evadere svariati milioni di Iva grazie a dei 'lavaggi in nero' che, attraverso le false fatture prodotte, permettevano ai titolari delle strutture ricettive di aumentare i costi e, allo stesso tempo, abbattere i ricavi delle società. A scoprire tutto era stata la Guardia di Finanza che, nel 2012, aveva avviato un'inchiesta scoprendo la 'cartiera' che produceva le fatture per operazioni inesistenti.