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Cronaca

Genitori "no vax" sul piede di guerra: "Aspettiamo un incontro col Comune"

"Continuiamo a credere fermamente che il tema della salute meriti un confronto onesto e aperto tra amministratori e comunità"

"Da oltre un mese siamo ancora in attesa di risposte dal Comune di Rimini. Il confronto su un tema così delicato e importante come quello della salute e delle vaccinazioni pediatriche è infatti non solo fondamentale per una comunità civile, ma un obiettivo che l’amministrazione locale dovrebbe portare avanti costantemente". Sono sul piede di guerra i genitori riminesi "no vax" quelli che, in pratica, contestano la legge regionale sull'obbligatorietà delle vaccinazioni per accedere alle scuole primarie. "Non ci è chiaro spiegano in un comunicato stampa - perché né il sindaco Gnassi né l’assessore alla Scuola Morolli non intendano dare risposte ai cittadini che amministrano, negando un incontro che abbiamo richiesto lo scorso 16 febbraio circa la Legge regionale n.19 del 25 novembre 2016. Legge che subordina la frequenza ai servizi educativi della fascia 0/3 anni all’adempimento delle vaccinazioni obbligatorie (che ricordiamo essere Poliomielite, Epatite B, Tetano e Difterite), ma anche, ed è qui che casca l’asino, per i servizi ricreativi rivolti alla stessa fascia d’età, e che apre un fronte a dir poco 'scivoloso'".

"Ci auguriamo - proseguono - che né il sindaco Gnassi né l’assessore Morolli intervengano, oltretutto tardivamente, sostenendo che la legge è regionale e che quindi dobbiamo rivolgerci altrove per avere risposte. Ci auguriamo altresì che il Comune di Rimini, recependo la legge sovraordinata e accettandone di fatto il contenuto tal quale, abbia ed abbia avuto le idee chiare sulla questione, prima di muoversi in tal senso così come peraltro continuamente ribadito sui media locali e si assuma quindi almeno la responsabilità nei confronti della comunità che amministra incontrandola, senza tergiversare ancora oltre. Noi attendiamo ancora fiduciosi. Vorremmo infatti che i nostri Amministratori locali facessero chiarezza su quali sono i servizi ricreativi che devono sottostare agli obblighi di Legge. Il fatto che nessuno intervenga su questo tema ci fa venire il dubbio che si prenda tempo per studiare deroghe ad hoc in riferimento a servizi e attività con interessi economici ben circostanziati, quali ad esempio ristoranti, alberghi, ludoteche, gonfiabili".

"Ribadiamo - concludono - che nonostante tutto, continuiamo a credere fermamente che il tema della salute meriti un confronto onesto e aperto tra amministratori e comunità. Per questo motivo, è stata organizzata da Comilva una conferenza dal titolo "Vaccini: tra Scienza, Coscienza e Libertà. Primum non Nocere" che si terrà il prossimo primo aprile (ore 15 – Palacongressi di Rimini), alla quale parteciperemo come Coordinamento di Genitori di Rimini per la Libera Scelta in campo vaccinale, ma alla quale sono stati parimenti invitati lo scorso 10 marzo il sindaco Andrea Gnassi, l’assessore alla Scuola Mattia Morolli e i tre consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Rimini Giorgio Pruccoli, Nadia Rossi e Raffaella Sensoli. Anche in questo caso, ad ora, nessuna adesione formale ci è giunta, ma continuiamo a confidare che i nostri rappresentanti istituzionali non si sottraggano a questa possibilità di confronto e di dialogo. Oggi il gruppo E Pur Si Muove – Rimini è presente a Roma, in Piazza Montecitorio, per la “Prima…Vera Giornata per la Libertà di Scelta Vaccinale”. Assieme a loro tantissime altre persone che, indipendentemente da tutto, si uniscono in nome di quella Libertà che oggi diventa un Diritto negato senza nemmeno un confronto".

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