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Cronaca

Diego e Miscel, l'amicizia vince sulla disabilità e porta in pista i sogni da bambino

Il pilota Miscel Forgione: "Dopo l'incidente ho perso l'uso delle gambe, ma non la mia forza e sono diventato un pilota professionista. Adesso debutto con il mio team"

E’ l’amicizia la marcia in più che farà correre il pilota riminese Miscel Forgione, 32 anni, rimasto paralizzato dopo un incidente in moto nel novembre del 2010. Da quasi dieci anni non può più camminare e correre, ma la sua determinazione non è stata scalfita e ha raggiunto il suo sogno: diventare un pilota. Domenica correrà la sua prima gara, un traguardo raggiunto anche grazie all’aiuto dell’amico di sempre Diego Bartolini, oggi un massofisioterapista specializzato nella riabilitazione di tanti sportivi. Tra i suoi pazienti ci sono i piloti Lorenzo Baldassarri e Kevin Vandi, il pugile Luca Berges e professionisti di pallacanestro. “Con Miscel è tutto diverso – spiega Bartolini – non solo perché è il primo paziente completamente paralizzato, ma perché siamo cresciuti insieme e adesso ci ritroviamo in questa nuova sfida. C’è molta fiducia e sintonia fra noi, seguire gli sportivi nella preparazione atletica è particolare perché vivono emozioni forti e il mio compito è anche quello di trannquilizzarli. Devono raggiungere una sicurezza su cui possono contare al momento della competizione”. Una forza su cui Miscel può contare, anche se l’emozione per la gara inizia a farsi sentire. “Non ho mai smesso di fare sport – spiega Miscel – dopo l’incidente ho reagito, non è stato facile, ma non ho abbandonato le mie passioni. Gioco a pallacanestro con il Riviera Basket e meno di un anno ho iniziato il percorso per diventare un pilota professionista, quello che desideravo da bambino. Il 20 ottobre ho fatto il primo test a Cremona insieme a Massimo Roccoli. Mi hanno visto correre e mi è arrivata la proposta dal team di San Marino Sk-Racing, a marzo ho firmato il contratto ed è iniziata ufficialmente questa avventura”.

Miscel Forgione dopo l'incidente che lo ha paralizzato diventa pilota

Su che moto salirà?
“E’ una Pitbike, una bellissima due ruote. Il cambio è robotizzato nel manubrio e non si trova nel pedale. Mi danno una mano per la partenza e poi non mi ferma più nessuno. Il mio hashtag è invece #forgi9”.
In quale campionato debutta?
“Si chiama OCTO Bridgestone Cup, è il campionato riservato a piloti con disabilità. Saranno tre gare, la prima è domenica 14 aprile a Pavia nel circuito Nuvolari, la prossima sarà a luglio in provincia di Perugia e l’ultima a settembre a Vallelunga”. Quanto la impegna a livello fisico?
“Moltissimo, richiede un impegno al 100%. Non considero la mia disabilità, al centro di tutto c’è la mia preparazione fisica e mentale che deve essere quella di qualsiasi altro pilota”.
Che emozioni le regala correre in moto?
“Non sento alcun limite, vivo quei momenti in modo naturale, mi sento libero e dimentico la mia disabilità. Sono a mio agio, è una bella sensazione e voglio raggiungere il massimo dei risultati. E’ un sogno che si avvera”.

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