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Cronaca

Scomparso il grande fotografo Mario Mulas, i suoi scatti spaziarono dalla moda all'arte, dal design allo spettacolo

Negli anno '60 aveva collaborato con il settimanale "L'Espresso", arricchendo con le sue foto soprattutto i servizi della giornalista Camilla Cederna

Il fotografo Mario Mulas, tra i grandi nomi della fotografia italiana, capace di spaziare dalla moda all'arte, dal design allo spettacolo, è morto lunedì all'età di 85 anni a Rimini, dove si era trasferito di recente. Insieme alla moglie Eva Cozzolino Mulas, anche lei nota fotografa, si era approdato nel capoluogo romagnolo dopo aver vissuto una decina di anni in provincia di Pisa. La coppia ha collaborato ai tanti eventi del Teatro del Silenzio del cantante Andrea Bocelli, ritraendo gli spettacoli, i paesaggi e i protagonisti. Molti gli intensi ritratti di Mulas dedicati al celebre tenore e alla moglie Veronica Berti. Sua anche la foto dell'album 'Incanto' di Bocelli. Nato a Lonato (Brescia) nel 1938, Mario Mulas approda a Milano nel 1957 per lavorare come assistente nello studio del fratello Ugo Mulas, uno dei maggiori fotografi italiani del secondo dopoguerra, con cui lavora per quattro anni. Mario Mulas diviene in seguito fotografo di scena al Piccolo Teatro, collaborando con il regista Giorgio Strehler. Negli anno '60 ha collaborato con il settimanale "L'Espresso", arricchendo con le sue foto soprattutto i servizi della giornalista Camilla Cederna.

Mario Mulas ha poi aperto uno studio che ha indirizzato subito verso i settori della fotografia pubblicitaria, industriale e di moda. Ha curato campagne pubblicitarie di molte aziende (Aquascutum, Olivetti, Ibm, Imec, Commodore, Nixdorf, Colette, Sip) ed ha ritratto inoltre dirigenti di grandi imprese. Così Andrea Bocelli e la moglie Veronica Bert hanno espresso cordoglio per la scomparsa dell'amico: "Ricordiamo con affetto e riconoscenza Mario Mulas: il grande Maestro della fotografia ma anche la persona gentile, l'artista geniale che ha saputo amare e raccontare, insieme ad Eva, sua inseparabile compagna di vita e collega, la bellezza di Lajatico e la sfida culturale del Teatro del Silenzio. Portiamo, nel cuore, uno degli scatti in assoluto più belli che Mulas ci ha donato, quello della copertina dell'album 'Incanto'. Mario sapeva esaltare la verità delle persone, cogliendone la naturalezza. Ne abbiamo sempre apprezzato il garbo, la signorilità, la delicatezza: un artista la cui eccezionale statura si misurava anche nella sua capacità di 'non farsi sentire', di scattare senza che ne percepisse la presenza. Ringraziamo idealmente Mario, per la sua lunga vita al servizio dell'arte".

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