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Cronaca Cattolica

Gli alunni cattolichini a scuola di legalità, in cattedra le forze dell'ordine e il sostituto procuratore Daniele Paci

Nel mese di marzo previsti altri incontri sul tema dell'educazione stradale

Tutti a scuola di legalità. Per una settimana, gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Emilio Filippini” di Cattolica hanno avuto la possibilità di prendere parte a lezioni davvero uniche.

A salire in cattedra, insieme con i loro docenti, sono stati ufficiali e agenti dei vari corpi delle forze dell’ordine. Speciali insegnanti in divisa come gli agenti della Polizia locale, i Carabinieri della Tenenza di Cattolica, la Guardia di Finanza con l’unità cinofila e infine un esponente della magistratura riminese, il noto sostituto procuratore Daniele Paci. Ma di legalità si continuerà a parlare anche nel mese di marzo nel quale sono previsti altri incontri che vedranno il coinvolgimento degli alunni della scuola primaria per l'educazione stradale.

“È stata una settimana educativa che ha offerto un'opportunità di crescita e di riflessione a scuola e a casa, in famiglia – commenta l’Assessora agli affari legali Claudia Gabellini - Sono stati incontri molto importanti e ho notato grande interesse da parte degli insegnanti e soprattutto dei ragazzi. Anche grazie alla sensibilità delle docenti che hanno accolto le proposte, gli alunni hanno potuto capire, direttamente dalle voci di chi lavora ogni giorno in prima linea, cosa significa impegnarsi in concreto per realizzare il principio di legalità. Continueremo a mettere in campo iniziative e incontri nelle scuole perché alla legalità si deve essere educati sin da piccoli”.

I temi affrontati nei vari incontri

La Polizia Locale ha portato in classe i concetti base dell'educazione stradale, illustrando le norme a cui devono attenersi pedoni, ciclisti, passeggeri-trasportati. Ha spiegato l’importanza della segnaletica stradale e il codice di comportamento quando si è alla guida di ogni mezzo, dal monopattino al ciclomotore e all’auto. Messo l’accento anche sui pericoli e conseguenze per chi guida in stato d’ebbrezza.

Spazio anche ai vari significati della cittadinanza attiva e al valore della democrazia partecipata, dell’attivismo giovanile, dell’appartenenza alla collettività, con l'inserimento nel programma del progetto “Percorsi di Educazione alla Legalità e all’Antimafia" - Centro di Aggregazione Giovanile di Cattolica - Ass. Sergio Zavatta Onlus sviluppato da Gaia Trunfio che ha affrontato argomenti come la struttura e la storia delle mafie. Droga e narcotraffico, concetto di Legalità, l’essere partecipi e ribelli, analogie tra le mafie e il bullismo, il 21 marzo e la giornata dell’impegno e della memoria per le vittime di mafia, l’esperienza di Libera, ⁠i beni confiscati in Italia, in Provincia di Rimini e a Cattolica, il ruolo degli adolescenti nella lotta alle mafie, l’impegno quotidiano per la promozione della legalità.

I Carabinieri della Tenenza di Cattolica hanno invece raccontato a ragazzi e ragazze le attività di presidio e di vigilanza del territorio e di come cercano di far rispettare le leggi a tutela della sicurezza dei cittadini. I militari hanno sottolineato la grande importanza e responsabilità del ruolo della divisa.

Lezione teorica, ma anche pratica, quella della Guardia di Finanza che ha portato a scuola la loro unità cinofila che ha dato prova del suo eccezionale fiuto. Gli alunni hanno così potuto assistere alle modalità di azione di prevenzione che vengono messe in atto contro reati di carattere economico e finanziario, come traffici illeciti, stupefacenti e riciclaggio. Gli alunni hanno avuto anche un assaggio dell’attività di addestramento che c’è dietro al Corpo Cinofilo.

A chiudere il ciclo di incontri sulla legalità, è stato l’appuntamento con la famosa toga della Procura di Rimini, Daniele Paci (già procuratore per la Procura della Repubblica di Palermo, sostituto procuratore applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia per la Procura di Ancona), che ha dialogato con i ragazzi sulle attività maggiormente sviluppate nella criminalità organizzata e maggiormente redditizie come spaccio e riciclaggio, con un approccio orientato alla comprensione dei più giovani e alle conseguenze delle condotte illecite.

“Ci è sembrato opportuno aderire al progetto “Divertirsi in sicurezza”, in quanto crediamo – spiegano dalla scuola “Filippini” - che affrontare nel modo giusto alcuni argomenti, possa rendere i giovani più consapevoli delle conseguenze. Il progetto si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole anche negli spazi dedicati al divertimento, ponendo l’attenzione sull’abuso di sostanze alcoliche e sull’uso di sostanze stupefacenti, che sempre più frequentemente accompagnano tali momenti”.

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