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Sindacati sul piede di guerra in vista dell'estate: "basta con il benaltrismo, si vada al sodo"

La Filcams Cgil: "Nessuno dei cinque Comuni ha concesso udienza sul tema dei servizi di salvamento e le criticità denunciate da più voci circa la nuova ordinanza balneare regionale sulle torrette di salvataggio alternate"

"In tema di servizi di salvamento i Comuni costieri non rispondono alle richieste d’incontro del sindacato, rispetto al comparto alberghiero è ora di andare oltre alle dichiarazioni d’intenti". A denunciare la situazione, in vista della prossima stagione estiva, è la Filcams Cgil di Rimini che in una nota stampa spiega come "Il turismo continua ad essere un tema di discussione tra pochi addetti; gli “operatori turistici” dettano le loro ricette, per quanto riguarda politica ed amministrazioni pubbliche il turismo è un dibattito a due: politica e imprese, con l’estromissione - nei fatti - di chi rappresenta i lavoratori. I risultati nel comparto turistico si vedono anche nel mercato del lavoro, ormai fuori controllo".

"Rispetto alle criticità denunciate da più voci circa la nuova ordinanza balneare regionale, il tema delle torrette di salvataggio alternate - prosegue il comunicato stampa - abbiamo chiesto un incontro a tutti i Comuni della costa riminese, per un confronto volto a mantenere i massimi standard di qualità in tema di salvamento. Nessuno dei cinque Comuni ha concesso udienza; per la Regione il nodo va sciolto a livello locale. Ma a livello locale pare un nodo già sciolto; evidentemente senza un confronto con le Organizzazioni Sindacali; quelle che in base alle ordinanze balneari hanno la titolarità al confronto su questi temi. Sul fronte delle imprese balneari, infine, i lavoratori vedono ancora l’applicazione di contratti nazionali e provinciali scaduti da tempo.

"I ben informati - aggiunge il sindacato - sanno che è da almeno 60 anni che mettiamo a disposizione delle imprese turistiche della provincia di Rimini un’articolata piattaforma contrattuale e di modello economico. Le ricette sono mutate, con il mutare dei contesti storico sociali. Ma una cosa è certa: non è possibile riassumere le richieste sindacali nella “sola” denuncia del troppo lavoro nero che affligge la provincia di Rimini, come affermato dalla Presidente di Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis. Del resto su questo tema, va ricordato ancora una volta, sono da sempre i dati dell’Ispettorato del Lavoro a parlare, non il sindacato. Volendo riepilogare sinteticamente i temi che più recentemente Filcams Cgil Rimini ha portato all’attenzione delle imprese turistiche e nel dibattito pubblico: azioni concrete a contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata, contrasto agli appalti illeciti ed ai contratti pirata, valorizzazione (e non svilimento) del sistema scolastico ed universitario territoriale, sostenibilità delle imprese stagionali, politiche attive del lavoro, riforma della NASpI nella direzione del riconoscimento delle peculiarità del turismo, rinnovo dei contratti collettivi nazionali".

"In tema di “nuove sensibilità” delle giovani generazioni, è il sindacato che da sempre denuncia nel turismo orari di lavoro insostenibili e mancanza di giorni di riposo. Se oggi, a partire dalla Presidente di Federalberghi Rimini Patrizia Rinaldis, vi sono segni di “conversione” ad un diverso modello organizzativo, allora si vada al concreto. Si introduca per via contrattuale una riduzione generalizzata degli orari e turni di lavoro nel turismo stagionale, per rendere più appetibile l’occupazione nel settore; a parità di stipendio, s’intende. Filcams Cgil è pronta da subito a definire un quadro concreto di intese e protocolli volti a migliorare il sistema turistico".

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