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Cronaca

I 27 sindaci riminesi scrivono al ministro. "Fornite certezze per i rinforzi estivi delle forze dell'ordine"

I sindaci chiedono che “venga fatto il possibile per garantire livelli di sicurezza adeguati” e “un adeguamento delle dotazioni organiche ordinarie delle forze dell’ordine"

I sindaci riminesi prendono carta e penna per scrivere al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Un documento indirizzato per conoscenza anche al prefetto di Rimini Rosa Maria Padovano. I 27 primi cittadini della provincia hanno deciso di presentare un documento condiviso per chiedere “un adeguamento delle dotazioni organiche ordinarie delle forze dell’ordine assicurando, già dall’avvio della stagione estiva, le unità assegnate nel passato” e di “rendere permanenti i presidi estivi e le risorse assegnate”.

La lettera nasce da una proposta del presidente della Provincia e sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, avanzata nel corso dell’assemblea dei sindaci del 29 marzo scorso: presentare una formale richiesta al ministero dell’Interno, pienamente condivisa da parte di tutti i sindaci del territorio provinciale, sulla questione dei rinforzi delle forze dell’ordine, necessari per garantire una gestione il più possibile adeguata dei presidi di sicurezza in un territorio a rilevante vocazione turistica.

Nella lettera al ministro sono descritte le caratteristiche di estrema complessità di un ambito turistico, come il nostro, che lo rendono, al contempo, meta fra le più ricercate e desiderate, ma proprio per questo di grande attrattività anche per attività illegali e criminali.

Si osserva poi come “nel corso degli anni, le risposte date dai Governi che si sono succeduti sono state diverse e non sempre adeguate alla necessità di sostenere realtà territoriali che devono fare i conti, per periodi più o meno lunghi, a seconda delle proprie specificità, con una sproporzione notevole tra le dotazioni organiche delle diverse forze dell’ordine e l’incremento temporaneo della popolazione”.

Si evidenzia quindi che “l’incertezza sulle risposte genera preoccupazione e difficoltà a programmare gli interventi a tutela della sicurezza in relazione alla conferma o meno dell’accoglimento delle richieste, alla quantità e qualità delle risorse professionali rese disponibili, alle tempistiche di arrivo e permanenza. Ragioni che inducono a sostenere una scelta di buon senso: rendere permanenti i presidi estivi e le risorse assegnate”.

I sindaci chiedono che “venga fatto il possibile per garantire livelli di sicurezza adeguati” e “un adeguamento delle dotazioni organiche ordinarie delle forze dell’ordine assicurando, già dall’avvio della stagione estiva, le unità assegnate nel passato a Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e alla stessa Polizia ferroviaria per i controlli specifici nelle stazioni”.

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