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Cronaca

Sono 54 i medici no vax sospesi a Rimini, l'Ordine: "E' il doppio della media"

I camici bianchi che non hanno effettuato la vaccinazione "chiamati uno a uno" dal presidente Maurizio Grossi: "Ho cercato di persuaderli all'immunizzazione. Otto colleghi, dopo il nostro colloquio, si sono convinti e si sono vaccinati"

"Sono 54 i medici della provincia di Rimini non vaccinati contro il Covid e sospesi dalla professione, su 2.200 iscritti all'Ordine, con una percentuale superiore al 2%: una media alta, doppia rispetto a quella nazionale che si attesta circa all'1%". A tracciare il quadro è Maurizio Grossi, presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Rimini, area dell'Emilia Romagna nota per il tasso di vaccinazione basso in tutta la popolazione. "A Rimini abbiamo una copertura vaccinale per il Covid - ha spiegato Grossi - per il secondo ciclo, che è del 75% della popolazione, rispetto al quasi 88% della popolazione emiliano-romagnola. E questo è in linea con una storia ormai decennale di provincia 'maglia nera' nelle vaccinazioni pediatriche. Abbiamo avuto sempre un basso tasso di adesione vaccinale pediatrica, legato alla presenza sul territorio del comitato per le libere vaccinazioni, il Comilva, che ha un'azione molto capillare, parecchi proseliti e una organizzazione attiva".

Medici non vaccinati contro Covid-19 convocati uno per uno da Maurizio Grossi, presidente dell'Ordine dei medici di Rimini: "Ho parlato con ciascuno dei medici sospesi cercando di persuaderli all'immunizzazione. Otto colleghi, dopo il nostro colloquio, si sono convinti e si sono vaccinati. Abbiamo ricevuto il certificato 48 ore dopo e sono stati reintegrati. Sono rimasti però 54 i sospesi". "Come Ordine abbiamo sempre fatto congressi, convegni sull'importanza della vaccinazione. Probabilmente non abbiamo fatto abbastanza, perché resta questo 2% di colleghi non vaccinato che in altre situazioni sarebbe una percentuale bassissima, ma che trattandosi di medici fa notizia, perché in ambito medico ci si aspetterebbe la totalità di adesione", sottolinea Grossi. "Nelle prossime settimane faremo una serie di incontri scientifici sulla pratica vaccinale - evidenzia - Abbiamo istituito una Commissione che promuove cultura vaccinale, per i medici e anche per la popolazione. Cercheremo poi di contrastare il battage dei gruppi anti vaccinisti, molto attivi e radicati a Rimini, con le loro stesse armi, utilizzando i social network, puntando sui concetti di buona pratica clinica e sulle evidenze scientifiche alla base dell'utilità del vaccino come prima arma contro la pandemia".

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