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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Sotto il porticato del municipio si rinnova l’appuntamento con la pastasciutta antifascista

Nata a Casa Cervi per festeggiare la caduta del fascismo (25 luglio 1943), la tradizione si è poi diffusa in tutta Italia fino a raggiungere oltre cento città

È ancora possibile prenotare il proprio posto per la pastasciutta antifascista di Santarcangelo, in programma martedì (25 luglio) alle 19,30 sotto il porticato del Municipio. Nata a Casa Cervi per festeggiare la caduta del fascismo (25 luglio 1943), la tradizione si è poi diffusa in tutta Italia fino a raggiungere oltre cento città.

La partecipazione alla cena è come sempre gratuita, ma è necessario effettuare la prenotazione al link https://www.anpisantarcangelo.org/service-page/pastasciutta-antifascista-2023 (per info 333/2257137 tutti i giorni dalle 16 alle 20 oppure anpisantarcangelo@gmail.com). Il menu prevede pasta al forno con pesto di rucola, verdure e besciamella, cocomero, acqua e vino. Al momento della prenotazione occorre segnalare eventuali intolleranze alimentari o richiedere la variante vegana del menu.

La pastasciutta antifascista è organizzata dalla sezione Anpi “Alba Mini” di Santarcangelo nell’ambito delle attività promosse e coordinate dal Comitato cittadino antifascista per ricordare la festa celebrata a Campegine (Reggio Emilia), quando la famiglia Cervi offrì la pastasciutta a tutto il paese per salutare la caduta del fascismo.

Il messaggio dell'Anpi

"Alla vigilia della Pastasciutta Antifascista che ricorda la festa che ottant’anni fa si tenne a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, a opera della famiglia Cervi in occasione della caduta del fascismo, ci vediamo costretti a ricordare ad un sindaco della nostra terra che il fascismo non solo cadde quella notte anche se poi per un breve ma terribile periodo si riprese, ma che con la scrittura della nostra carta costituzionale da parte di tutte le forze antifasciste che si opposero alla dittatura, certe frasi, ancor più se scritte in un atto ufficiale, non sono accettabili".

"Ed è per questo motivo che ci siamo rivolti all’attuale Ministro degli Interni affinché si faccia chiarezza una volta per tutte che razzismo e discriminazione, aldilà del privato pensiero, non possono trovare spazio istituzionale. Benché il sindaco Giannini ogni volta che viene intervistato banalizzi le critiche alle sue butade derubricandole a semplici atti di invidia o di ignoranza, abbiamo ben compreso quale sia la sua linea. Ma questa volta non possiamo fare finta di niente e le frasi scritte nero su bianco in un atto ufficiale meritano tutta l’attenzione possibile da parte di istituzioni, forze politiche, cittadini. Tonino Guerra ha fatto di Pennabilli la sua patria di pace accogliendo e unendo luoghi lontani e culture diverse. Non lasceremo che un Giannini qualsiasi rovini questa atmosfera".

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